Manifesto Market a Praga, quando street food ed innovazione si fondono

Praga è una destinazione molto stimolante non solo dal punto di vista culturale, ma anche gastronomico.
Non sto parlando soltanto delle decine di migliaia di giovani (e meno giovani) che la scelgono giusto perché una pinta di birra costa meno dell’acqua, sia chiaro. Una volta che si riesce ad evitare quei locali che urlano TRAPPOLA PER TURISTI, è un gioco da ragazzi immergersi in una cucina ceca gustosa e di sostanza, con porzioni abbondanti a prezzi ancora onestissimi.

Seppur la città sia piena di ristoranti per tutti i gusti e tutte le tasche, fino al 2018 non poteva vantare mercati gastronomici degni di tale nome, almeno non al pari di altre capitali (tipo il Time Out Market di Lisbona). Una marea di mercati contadini con frutta e verdura freschissime, quelli altroché, ma un food market che si rispetti? Probabilmente ciò che più si gli avvicinava erano gli stand di salsicce (klobasa) in Piazza Venceslao, o le bancarelle di legno in Piazza della Città Vecchia con prosciutto arrosto e trdlo a prezzi ridicoli.
Fortuna che quando qui si fa qualcosa, lo fa o per bene o per niente. Cos’altro poteva venire fuori se non il Manifesto Market, ovvero il mercato gastronomico più cool ed innovativo d’Europa?

ingresso manifesto market con impalcatura color verde tiffany

Come e perché nasce Manifesto Market

Il Manifesto Market di Praga, nato grazie all’ingegno dell’imprenditore ed architetto statunitense Martin Barry, è un’esperienza gastro-culturale a tutti gli effetti.
Il concetto alla base è in realtà abbastanza semplice: utilizzare angoli poco sfruttati e mai valorizzati ma dal grande potenziale, vicini al centro città e facilmente raggiungibili, per creare uno spazio pubblico comune che attragga in primo luogo una clientela giovane e locale che faccia da apripista a visitatori e turisti.

Cosa lo rende unico

Tale spazio è allestito con containers fatti di lamiera, di dimensioni standard e veloci da arredare. L’offerta gastronomica è ampia e spazia dalla Brasile al Messico, dalla Grecia al Giappone, passando ovviamente per la Repubblica Ceca (e l’Italia). C’è l’imbarazzo della scelta, e sempre qualcosa di nuovo da provare, visto che i menù variano a seconda della stagione. Oltre al cibo, si punta anche sull’immancabile birra, sia alla spina che in bottiglia.
Ciò che però rende unico Manifesto Market è l’offerta culturale che affianca quella culinaria: workshop, DJ set, cinema all’aperto in estate, concerti gratuiti , punti vendita di prodotti artigianali made in Czechia. Si può tornare all’infinito senza rischiare mai di annoiarsi.

Il mercato gastronomico praghese è tra i primi spazi a livello europeo ad accettare solo pagamenti cashless, ovvero senza contanti. I terminali presenti presso i container accettano tutti i tipi di carte di credito/bancomat e pagamenti tramite app su smartphone. Questo permette di risparmiare tempo e di evitare sia al visitatore che allo staff di maneggiare soldi, notoriamente tra gli oggetti più anti-igienici che esistano; di conseguenza, si ha anche un minore spreco d’acqua, altro aspetto che sta particolarmente a cuore a quelli di Manifesto Market. Per i meno tecnologici, o che in quel momento non hanno con sé carte elettroniche, è possibile acquistare una carta prepagata.

Innovazione quindi, ma anche e soprattutto sostenibilità. Come si ricorda sul sito ufficiale di Manifesto Market, “není planeta B“, non c’è nessun pianeta B.
Per questo il riciclo è d’obbligo e la plastica è fuori legge (dai piatti alle posate, dalle cannucce ai bicchieri), in favore di materiali recuperati e riutilizzati. Inoltre, il mercato è alimentato al 100% da fonti di energia rinnovabili grazie a Nano Energy, permettendo così di avere un impatto ambientale minimo. Gli stessi container che ospitano le cucine sono stati scelti non tanto per il design, ma perché si spostano facilmente e possono essere reimpiegati con usi diversi in altre location (non a caso è stato introdotto il concetto di pop-up market). Ed è proprio questo lo scenario che si è realizzato per il Manifesto Market di Praga Florenc.

Il Manifesto Market di Praga Florenc (chiuso a partire dal 31/12/2021)

Manifesto Market apre i battenti l’8 giugno 2018 nel quartiere di Florenc, in una zona semi-abbandonata sotto ad un trafficatissimo cavalcavia a pochi passi dall’omonima stazione degli autobus. Tanti, tantissimi pendolari e visitatori che passano di qui ogni giorno, sia per raggiungere il centro a piedi (Piazza della Repubblica dista appena 500 metri) che per salire su uno dei treni fermi a Masarykovo Nádraží. Io stessa l’avevo attraversata molte volte a passo veloce, specialmente prima dei lavori di restauto che hanno reso Praha ÚAN Florenc una stazione moderna e sicura.

Ne avevo sentito parlare un gran bene di Manifesto Market, che a pochi mesi dall’apertura era già diventato un punto di ritrovo per gli ormai viziatissimi praghesi, abituati allo trasformazione di interi quartieri residenziali nel giro di pochi anni, con la conseguente nascita di spazi gastronomico-culturali di un certo spessore. Mi viene in mente il quartiere di Holešovice, o quello di Karlín, simboli della riqualificazione cittadina. Ma con Manifesto si va oltre.

Che l’impatto ambientale fosse una priorità assoluta era chiaro non appena si varcava lo spazio tra due container neri come l’inchiostro. Cartelli affissi ben in vista con le “regole della casa”, inclusi i dettagli dell’alimentazione energetica di uno spazio che, nonostante tutto, sembrava ancora una sorta di oasi nel deserto. Perché è vero, il centro era a due passi; è verissimo, sia la stazione dei treni che quella degli autobus hanno subito una netta trasformazione; ma quel cavalcavia (che di fatto è una trafficatissima autostada) continuava ad essere piuttosto opprimente, così come quei lavori in corso che si protraggono da anni. E che avranno, dopo progetti su progetti, il loro lieto fine.

Il compito di rendere Florenc un quartiere commerciale moderno è nientemeno che nelle mani di Zaha Hadid. L’inizio dei lavori, a metà 2021, ha costretto il primo Manifesto Market praghese a levare le tende il 31 dicembre dello stesso anno. Niente di cui rammaricarsi, era stato concepito proprio come spazio temporaneo. E con la sua chiusura definitiva, era già nato il sostituto nel quartiere di Anděl, a poca distanza da dove aveva già visto la luce Manifesto Market Smíchov. In fondo, ciò che importa non è mai stato il dove, ma il come. E, personalmente, quel come che ho sperimentato in molteplici occasioni, lo seguirò ovunque vada.

Manifesto Market di Praga, tavolo centrale comune
Manifesto Market di Praga, un boccale di birra appena spillata

Il Manifesto Market di Praga Anděl

In seguito al successo ottenuto in pochissimo tempo dal primo Manifesto Market (650.000 visitatori in 12 mesi!), si era deciso di aprirne un secondo nell’estate del 2019 nel quartiere di Smíchov, che però ha avuto vita piuttosto breve, forse anche a causa dello spazio esiguo (con una capacità di appena 8 container) ed il suo essere fruibile soprattutto nella bella stagione.

Manifesto Market Anděl apre i battenti nell’agosto del 2021 proprio di fianco alla stazione degli autobus Na Knížecí. Snodo questo che negli anni ha assunto sempre più importanza ma che, nonostante la vicinanza col centro commerciale Nový Smíchov e con una delle caffetterie più cool di tutta Praga, Kavárna co hledá jméno, non era ancora riuscito a lasciarsi alle spalle quell’aura di abbandono e trascuratezza. Di certo, le impalcature color Tiffany e le luci al neon hanno regalato una bella botta di vita a quest’angolo piuttosto grigio della città.
Piccola ma doverosa digressione a dimostrazione che l’intuizione è stata decisamente vincente: il format è sbarcato anche in Germania, con il primo Manifesto Market che vedrà la luce nientemento che nel cuore di Berlino, a Potsdamer Platz.

Stile fuori e dentro al piatto

Lo spazio, in realtà non così esteso, su cui si sviluppa il Manifesto Market di Praga Anděl è occupato al momento da 16 containers, ognuno con un “contenuto” diverso dall’altro. Ci sono due ingressi principali, uno di fronte alla stazione ed uno laterale, quest’ultimo arricchito lungo il percorso da dei tavoli piazzati l’uno accanto all’altro. Un altro degli scopi che ci si è posti dall’inizio, almeno pre-Covid, era quello di far socializzare perfetti sconosciuti. Niente più facile che intavolare una conversazione davanti ad una bella pinta di birra, non ti pare? In alternativa, ci sono tavoli di diverse misure e panche in legno/metallo nella “piazza” centrale ed in ogni spazio disponibile, incluso un secondo piano che però si può sfruttare a pieno solo con la bella stagione.

E proprio in questo intreccio di lamiere e pali colorati sta la vera innovazione. Sono versatili, versatilissimi. È possibile attaccarci ogni tipo di decorazione senza troppe tribolazioni. Soprattutto, in inverno si può creare un vero e proprio “cappotto” a tutta la struttura, tappando ogni spiraglio gelido attraverso coperture in plastica, così da avere un clima ideale anche con le temperature più rigide. Cappotto che può venire facilmente rimosso in estate, quando Manifesto Market Anděl si libera dalla sua muta, si fa inondare dai raggi del sole e mette a disposizione dei suoi ospiti una piscinetta dove rinfrescarsi.

Ricapitolando: ambiente top, design stellare, scopi nobilissimi. Ma cos’è che si mangia esattamente?
In breve, cibo di strada da tutto il mondo. La Repubblica Ceca è presente solo nel bicchiere (l’offerta era molto più ricca a Florenc), con il prodotto che l’ha resa famosa in tutto il mondo: pivo, la birra. Ampio è il menù vegetariano e vegano. Mare by Aromi porta alta la bandiera italiana, mentre gli hamburger sono presenti in varie vesti. La cucina asiatica è immancabile, così come quelle centro e sud americane, o il poké hawaiano. Ah, e delle patatine fritte DIVINE vogliamo parlarne??

insegne al led viola, tavoli in legno, sedie bianche ed alberi
alambicchi fermentazione birra pilsner urquell

Potrei andare avanti per un bel po’, ma perché rovinarti la sorpresa? Io ci ho messo quasi una mezz’ora per decidere cosa ordinare, non oserei mai toglierti il piacere della scelta (e quel sapore dolceamaro dell’indecisione). Una certezza c’è: se non sai dove mangiare a Praga, adesso hai un’opzione sempre valida!
Prima di chiudere, doveroso un consiglio di carattere “bevereccio”. Sono due le birre alla spina disponibili, la sempre presente Pilsen Urquell e la Vinohradská, prodotta dal micro birrificio praghese Vinohradský pivovar. Non pensarci troppo e buttati sulla seconda, prodotto eccellente e non così semplice da trovare, a differenza della prima che ormai è abbastanza diffusa anche in Italia.

Dove si trova, come raggiungerlo, orari di apertura

Il Manifesto Market di Praga Anděl si trova in Ostrovského 34 e lo si può raggiungere facilmente in metro, scendendo all’omonima fermata sulla linea gialla, o in tram/bus prendendo come punto di riferimento la fermata Na Knížecí. È aperto tutti i giorni, con orario continuato, dalle 11 alle 22.

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