Cosa vedere a Budapest con meno di 72 ore a disposizione

Il mio viaggio a Budapest risale a quasi 5 anni fa, eppure se chiudo gli occhi sento ancora sulla pelle il sole cocente che non ci ha dato tregua per i tre giorni scarsi che abbiamo trascorso nella capitale ungherese. I luoghi dove ho sofferto di più il caldo in vita mia? Sicilia, Budapest e Vienna. No, non vi sto prendendo in giro. Dev’essere un superpotere al contrario… “oh sto arrivando, lo sai che odio il caldo, mi raccomando freschino eh“… tipo il sesto senso che ho per le strade. Meh.


Ovviamente questa non è la sola cosa ad essermi rimasta impressa; Budapest è una città magica, per molti versi simile alla mia adorata Praga. Però chi voglio prendere in giro? Nonostante la memoria di ferro, non sarei lontanamente in grado di dare informazioni dettagliate. Ma posso condividere con voi qualche consiglio su cosa visitare in così poco tempo, aiutandomi con alcune delle mie foto.
Quindi ecco qui, Budapest #in15scatti così come l’ho vissuta io, con meno di 72 ore a disposizione e 42° gradi fissi.

1.  Váci utca

Váci utca è la via, interamente pedonale, dello shopping e dei locali. L’ho messa in cima alla lista perchè è qui che (grazie al cielo!!!) avevamo il nostro albergo, l’Estilo Fashion Hotel. Posizione centralissima e struttura nuova di pacca, perfetta se hai bisogno di farti due docce al giorno! Pullula di ristoranti mooolto turistici, nei quali ci siamo sfortunatamente rifugiati un paio di volte: cibo buono, prezzo abbastanza onesto, ma di mangiare in pace non se ne parla. Consiglio di cercare altrove 😉

2. Nagy Vásárcsarnok

Un’ottima alternativa potrebbe essere il Nagy Vásárcsarnok, il mercato centrale. Oltre al cibo, si possono acquistare anche vestiti e souvenir. Evito di condividere foto di ciò che abbiamo mangiato, più per “pudore” che per altro: nonostante l’effetto serra e i mille gradi, siamo riusciti ad ingurgitare panini con salsiccioni di dimensioni imbarazzanti.
Io che considero i mercati una tappa fondamentale nella scoperta di una città, di certo sono rimasta soddisfatta da questo.

3. Szent István Bazilika

L’imponente Basilica di Santo Stefano, in stile neoclassico ed intitolata al primo re d’Ungheria, può contenere fino ad 8000 persone. Con i suoi 96 metri, è uno degli edifici più alti di Budapest al pari del Parlamento; scelta questa ovviamente simbolica, per sottolineare la pari importanza di potere laico e spirituale. 

4. Hősök tere

La Piazza degli Eroi fu eretta nel 1896 in occasione del millesimo “compleanno” dell’Ungheria. Come dice il nome stesso, celebra re e personaggi storici, raffigurati dalle statue che la popolano, ma anche tutti coloro che hanno perso la vita per la patria.
Ai suoi lati si trovano il Museo delle Belle Arti e il Palazzo dell’Arte, mentre alle spalle il più importante parco cittadino, Városliget.

5. Terror Háza

Percorrendo Andrássy út da Piazza degli Eroi verso il teatro nazionale, si trova un edificio che non può lasciare indifferenti: la Casa del Terrore. La costruzione, sede della polizia nazista prima e comunista poi, è stata trasformata in museo, perchè la terribile storia recente dell’Ungheria non fosse dimenticata. Molto d’impatto il cortile interno, dov’è presente un carrarmato sovietico a cui fanno da sfondo le foto di alcune delle vittime. Nei sotterranei sono invece state riprodotte le prigioni e le sale di tortura. È per forza di cose molto simile al Museo del Genocidio di Vilnius, che però ho trovato più autentico e d’impatto. 

6. Országház

Il simbolo di Budapest è senz’altro il sontuoso edificio che ospita il Parlamento. Al suo interno sono custodite anche numerose opere d’arte, nonchè la corona di Re Stefano. Purtroppo per mancanza di tempo ci siamo dovuti accontentare di ammirarlo da fuori, ma è possibile acquistare online i biglietti per la visita guidata in italiano.

7. Monumento ad Imre Nagy

Non lontano dall’entrata del Parlamento, si trova una statua che sembra osservare malinconica l’edificio: è Imre Nagy, due volte primo ministro ungherese ed eroe nazionale. Fu catturato e giustiziato dal regime comunista in seguito alla rivoluzione del 1956. La sua triste storia e la lotta che ha portato avanti durante il corso della sua vita meritano di essere approfondite.

8. Tramvia

Nonostante la bellezza del Vigadò, dove si tengono importanti concerti di musica classica, è ai tram che è dedicata questa foto. Spossati e stanchi, siamo saliti a bordo del #2 e ci siamo lasciati trasportare senza una meta precisa, assaporando la bellezza che ci circondava. Niente di più semplice, visto che parte del suo percorso costeggia il Danubio.
Menzione speciale anche per la metro cittadina, la cui linea M1, la più antica dopo quella di Londra, dal 2002 è patrimonio UNESCO. 

9 . Széchenyi Lánchíd

Un altro simbolo della capitale è senza dubbio il Ponte delle Catene, che collega i quartieri di Pest e Buda. Durante la sua costruzione, conclusasi nel 1849, e fino al 1873, le due sponde del Danubio costituivano due città distinte. 

10. Budavári Palota

Il Castello di  Buda è facilmente raggiungibile attraverso la funicolare che parte da un estremo del Ponte delle Catene. La prima fortezza risale al XIII secolo, ma a causa della travagliata storia ungherese, venne distrutto e ricostruito più volte. Ospita la Galleria Nazionale, la Biblioteca Nazionale ed il Museo di Storia.

11. Mátyás Templom

La Chiesa di Mattia è uno degli edifici più antichi della città. Al suo interno, si sono tenute molte incoronazioni e due matrimoni reali. Il suo aspetto è reso ancora più sontuoso dalle piastrelle di ceramica Zsolnay, che decorano riccamente il tetto. 

12. Halászbástya 

Vicinissimo alla Chiesa di Mattia, si trova il Bastione dei Pescatori, una vera e propria terrazza sul Danubio e su Pest. Come si può dedurre dal suo stile, la costruzione è tutto sommato recente (1902) e non ha mai avuto ruoli difensivi. Le 7 torri simboleggiano le tribù magiare che occuparono il territorio che poi diventerà regno d’Ungheria. A me personalmente è piaciuto moltissimo, la vista che si gode è splendida!

13. István király

Benchè non rivesta una particolare importanza artistica, la statua equestre di Stefano I d’Ungheria ha un’alta valenza simbolica. Primo re ungherese e fondatore dello Stato e della Chiesa ungheresi, è stato fatto Santo nel 1083.

14. Gellért gyógyfürdo

Una delle principali ragioni per cui Budapest è famosa sono le sue terme. I bagni Gellèrt, con il suo edificio in stile art-nouveau, sono senz’altro tra i più conosciuti. Sia per il poco tempo a disposizione, sia perchè non è un’attività che ci interessa particolarmente, siamo andati oltre. 

15. Margit-sziget

L’Isola Margherita è una striscia di terra lunga ben 2,5km in mezzo al Danubio. Deve il suo nome alla figlia del re Bela IV, che visse in un convento che qui si trovava e del quale si possono ammirare i resti. Durante l’occupazione ottomana venne trasformata in harem, mentre adesso è una vera e propria oasi di pace, con molti impianti sportivi, un parco acquatico e le terme. Noi l’abbiamo raggiunta con un battello alla fine di una mini crociera sul Danubio, ma ci si arriva anche a piedi o in tram. 

Questa è Budapest così come l’abbiamo vissuta noi nel luglio 2012. So che la mia guida è incompleta, mancano ad esempio il Parco della Cittadella o il Quartiere Ebraico, che avrei voluto davvero visitare. Bè, niente mi impedisce di tornarci! 
E voi, siete stati nella capitale ungherese? Qual è il luogo che consigliereste a chi non c’è mai stato o a chi, come me, vorrebbe approfondire la visita? 

There are 8 comments
  1. Quanto è fotogenica Budapest?
    Se vi capita di tornare in città, provate i bagni Széchenyi. Ne vale assolutamente la pena 🙂

    • Verissimo!!!
      Ti ringrazio, ci farò un pensierino 😉 come dicevo le terme non sono esattamente una cosa per noi, ma mai dire mai!

  2. Che bei ricordi Budpest! Ci sono andata l’anno scorso a Pasqua con la mia mamma, il nostro primo viaggio insieme ed è stato bellissimo! Le cose che ho preferito sono state il Mercato Centrale (buonissimi i Langos al chioschetto al primo piano!), la chiesa di Mattia (colori spettacolari) e la visita al Parlamento (assolutamente da prenotare, c’era un sacco di gente!). Ah, e poi il relax alle terme, le passeggiate tra i mercatini delle pulci del quartiere ebraico, la sinagoga. Ora che ci penso mi è piaciuto tutto. Tutto tranne il Museo del Terrore, quello proprio non ci è piaciuto! E poi grazie ai prezzi bassissimi è anche bello potersi concedere cene fuori tutte le sere (eravamo in appartamento) e super merende come quella al Cafè New York, davvero elegante!

    • Noi purtroppo non abbiamo avuto il tempo di fare tutto, complice quel caldo infernale… ci provavamo, ma sinceramente 41° NO!!!
      Il mercato centrale è senza dubbio uno dei più belli che abbia mai visto, e mi è piaciuto un sacco anche il Bastione dei Pescatori.
      Perchè il museo del terrore non vi è piaciuto? Ovviamente l’argomento è mooooolto crudo, ma l’ho trovato interessante e molto esplicativo.

      • Non lo so, me lo aspettavo diverso, non risucivo a seguire un filo logico all’interno del museo. Mia mamma non parla inglese quindi per lei leggere le varie documentazioni era impossibile, forse è stato per questo…!

        • Ah certo, quella è una cosa non da poco. Questo è il limite più grande di certi musei non “convenzionali”. Comunque a me è piaciuta la cosa in sè, ma credo abbiano modernizzato troppo.

  3. Stupenda Budapest! Ci sono stata per la prima volta lo scorso gennaio per 3 giorni e me ne sono innamorata.. ho visto tutti i luoghi che hai scritto, una meraviglia! Ho trovato una media di -15°C ma il tempo era splendido… il tramonto sul Danubio ghiacciato è qualcosa che porterò sempre nel cuore. Splendida!

    • Da tutti i racconti che sento, sembra che nessuno sia mai stato a Budapest senza trovare un clima estremo per un verso o per l’altro! Ma è una città talmente bella che pure il tempo passa in secondo piano, e posso solo immaginare la meraviglia del tramonto sul Danubio ghiacciato!
      Grazie per essere passata :*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-color: #2ac8e0;background-size: cover;background-position: center bottom;background-attachment: fixed;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 300px;}div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container.dfd_stun_header_vertical_parallax {-webkit-transform: -webkit-translate3d(0,0,0) !important;-moz-transform: -moz-translate3d(0,0,0) !important;-ms-transform: -ms-translate3d(0,0,0) !important;-o-transform: -o-translate3d(0,0,0) !important;transform: translate3d(0,0,0) !important;}#main-content .dfd-content-wrap {margin: 0px;} #main-content .dfd-content-wrap > article {padding: 0px;}@media only screen and (min-width: 1101px) {#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars {padding: 0 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child {border-top: 0px solid transparent; border-bottom: 0px solid transparent;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width #right-sidebar,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width #right-sidebar {padding-top: 0px;padding-bottom: 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel {margin-left: -0px;margin-right: -0px;}}#layout .dfd-content-wrap.layout-side-image,#layout > .row.full-width .dfd-content-wrap.layout-side-image {margin-left: 0;margin-right: 0;}

Scopri di più da *BeRightBack

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading