Estate 2016 – a spasso per Liberec e la Boemia del nord

Per  chiudere in bellezza le nostre vacanze, non poteva di certo mancare qualche giorno in compagnia degli amici di sempre! Intoduzioni doverose: Pavel (un altro, ovviamente) e la moglie Kristýna, Vít’a e la da-pochi-mesi fidanzata Alena. Kristyna e Vít’a erano compagni di liceo del “mio” Pavel e li conosco da ormai quasi un decennio.

Gli anni scorsi solitamente andavamo per 3-4 giorni alla chata (casa di campagna) della famiglia di Kristýna a Mělník, una cittadina molto carina e famosa per i suoi vigneti ad una cinquantina di chilometri a nord di Praga. Però non c’è molto da fare lì, senza considerare che la casa manca di molti comfort (vi risparmio i dettagli, è meglio). Ci siamo quindi messi a cercare un appartamento in una zona tranquilla, ma che allo stesso tempo avesse qualcosa da offrire.


12 agosto 2016

Abbiamo quindi optato per la regione di Liberec, prenotando presso Yellow Sky Apartments a Rokytnice nad Jizerou, sulle montagne di Krkonoše, al confine con la Polonia. La spesa è quasi irrisoria e si aggira sui 13/15€ a notte a testa (3 notti totali) per un appartamento molto carino, ben curato, e praticamente nuovo: ci sono la cucina/salotto, un bagno con vasca, una camera matrimoniale ed un soppalco nel sottotetto con altri due letti matrimoniali e un armadio capiente. Da questo punto di vista quindi pienamente soddisfatti, peccato per il signore predisposto all’ “accoglienza” di una scortesia unica, in pieno contrasto con la gentilezza del proprietario. Peccato anche che la strada per la quale il navigatore ci ha indirizzato sia allucinante, e che ci voglia una vita per arrivare.

Una volta raggiunta la meta, facciamo solo in tempo a sistemarci un po’, prima di uscire e cercare qualcosa per cena. L’appartamento è praticamente nel centro del paesino, a pochi passi da una sorta di piazza dove ci sono il municipio, un paio di negozi, il Tesco e dei ristoranti/pensione. Optiamo per il ristorante Roky, che si rivela un po’ inaspettatamente un’ottima scelta: buonissima la malinovka, e altrettanto la tortilla ripiena con carne, insalata e salsa all’aglio; decido di strafare aggiungendo anche il dolce, spendendo il corrispettivo di circa 12€. Prima di rintanarci nuovamente, facciamo un salto al Tesco (aperto fino alle 22) per prendere sia qualcosa per colazione che qualche snack per la nottata… difficilmente andiamo a letto prima delle 3 durante i nostri “ritrovi”. Tra risate, bevute e giochi da tavola, ci addormentiamo ad un orario indecente…


13 agosto 2016

Ci alziamo con molta calma, mettiamo qualcosa sotto i denti e con altrettanta calma (non mi abituerò MAI ai ritmi dei cechi, mai) ci avviamo verso la meta del giorno, ovvero Liberec e la montagna di Ještěd, sulla cui cima, alta più di 1000 metri, svetta la torre/antenna delle telecomunicazioni. Sono contenta della scelta, è da molto tempo che volevo visitare Ještěd e ho dei bellissimi ricordi di Liberec, dove ero stata diversi anni fa per la laurea del fratello di Pavel.

Dal nostro “rifugio” un’ora per raggiungere il parcheggio ai piedi della montagna, che ha un costo fisso di 50Kč. Da lì, c’è una camminata di una decina di minuti per raggiungere la funicolare che conduce alla vetta. Le partenze sono programmate solitamente ad intervalli di 30 minuti ed il costo a/r, che personalmente trovo un tantino eccessivo, è di 149Kč a testa.
Mentre saliamo notiamo che sulle pareti della montagna, il cui percorso è ripido ma non poi così proibitivo (la cima se si vuole si può raggiungere anche a piedi), si stanno svolgendo un sacco di attività all’aperto, c’è anche un trampolino per il salto con gli sci.

La torre ha una forma conica molto particolare, e non è un caso se è diventata il simbolo della città. Il panorama dall’alto effettivamente ripaga dei soldi spesi, poichè si ha una vista a 360° sia su Liberec e Jablonec, che sulle montagne circostanti giù fino alla Polonia. Dentro la costruzione, oltre ad un hotel, ci sono anche un ristorante e un bistrò; per pranzo optiamo per la seconda scelta, e ci limitiamo a prendere una klobasa piccante con la malinovka, e una točená zmrzlina. Niente di eccezionale, non che ci aspettassimo di meglio.

Ci soffermiamo un po’ per le foto di rito e per l’atmosfera molto tranquilla che si respira, nonostante sia abbastanza affollato. Dopo un paio d’ore ne abbiamo abbastanza, quindi risaliamo sulla funicolare e andiamo a prendere l’auto, direzione Liberec centro.

Parcheggiamo al nuovo centro commerciale OC Forum che si trova proprio davanti alla stazione degli autobus, e ci dirigiamo a piedi lungo la Pražská in direzione della piazza principale (náměstí Doktora Edvarda Beneše), dove si trovano il municipio con il suo bellissimo edificio in stile neorinascimentale e la fontana di Nettuno. In programma in realtà c’era prima IQlandia, un nuovissimo e moderno centro scientifico con tanto di planetario molto pubblicizzato in Repubblica Ceca, ma arriviamo ad un’ora e mezzo dalla chiusura e decidiamo di lasciarlo per la prossima volta.

Nel centro di Liberec l’atmosfera è decisamente diversa da come me la ricordavo: il municipio da solo vale la visita, ma sono seriamente scioccata dal tipo di gente che c’è in giro (da tenersi la borsa ben stretta) ed  in generale dal grigiore che lo circonda. Il tempo cupo non aiuta, ma non sono più così entusiasta di esserci tornata… ci sarebbe ancora lo zoo da (ri)visitare, vediamo se dargli un’altra possibilità. Prima di rimetterci in viaggio verso Rotyknice, ci fermiamo a cena alla Steak House proprio all’angolo del parcheggio, ad un orario per noi italiani piuttosto indecente (le 18 a dir tanto); buono il cibo, anche se dobbiamo aspettare una vita per pagare.

14 agosto 2016

Tanto per cambiare, la mattina alzarsi è dura. Quando siamo tutti in piedi è ora di pranzo, quindi facciamo un salto dal fidatissimo Tesco per del pane fresco e mangiamo in casa quello che abbiamo acquistato la sera precedente. Anche se non siamo molto per le camminate in mezzo alla natura, abbiamo ancora meno voglia di rimetterci ore in macchina, quindi decidiamo di visitare il parco delle montagne di Krkonoše e le cascate di Mumlavský ad Harrachov, distanti una quindicina di chilometri.
Anche qui ci sono molti turisti, soprattutto polacchi, ma c’è un bel freschino e tanta tranquillità. Le cascate sono veramente molto belle, e diversa gente si azzarda anche a fare il bagno. Alla fine della scampagnata, Vít’a ed Alena decidono di ripartire alla volta di Praga, che dista un paio d’ore, mentre noi altri quattro ci fermeremo fino alla giornata successiva.

Prima di rientrare, passiamo anche per Harrachov paese, che è un centro sciistico molto rinomato; ci sono moltissime attività all’aperto, come il minigolf e le piste di bob, ma Pavel II è al solito molto restio, e ci tocca rinunciare. Sia i ristoranti che gli alberghi sono di un certo livello, in alta stagione qui dev’essere decisamente molto caro. Non resistiamo al richiamo dei profumi che provengono dai vari locali, e ben presto ci ritroviamo ad ordinare limonate di vari gusti, palačinky (crepes ceche) e coppe gelato con lamponi caldi. Pienissimi e decisamente appagati, torniamo a Rokytnice, dove con calma ceniamo e rimaniamo al tavolo per il solito “programma serale”!

 

15 agosto 2016

A differenza dell’Italia, in Repubblica Ceca è un giorno lavorativo come tutti gli altri.
Facciamo i bagagli e ci rimettiamo in viaggio verso una località in realtà sconosciuta, perchè abbiamo ancora mezza giornata di tempo da passare insieme e non sappiamo bene come impiegarla.

Alla fine io e Kristýna abbiamo la meglio, e riusciamo a strappare un timido sì degli uomini per una gita lampo a Praga. Ci fermiamo velocemente a pranzo al centro commerciale di Letňany, come facevamo sempre quando andavamo a Mělník, e come sempre la spunta il bistrò cinese. Non sapendo bene dove parcheggiare e non volendosi incartare nel traffico del centro città, andiamo dritti verso Sparta e lasciamo la macchina proprio davanti lo stadio, al parco di Letná (60 Kč prezzo fisso).

Il parco è enorme ed è una vera e propria oasi dove è possibile fare ogni tipo di attività, anche se per raggiungerla dalla città vecchia è una scarpinata non da poco. Noi però siamo già in cima, e la vista sulla Moldava e su alcuni dei suoi ponti principali ogni volta mi lascia senza fiato. Sulla terrazza che si affaccia sul fiume, nel 1955 fu eretta la statua di Stalin, abbattuta 7 anni dopo e da allora sostituita con il metronomo.

Con gli uomini che rumoreggiano, scendiamo velocemente ed attraversiamo Čechův most, per immetterci poi nella Pařížská, ovvero la strada più in e costosa della capitale, dove si concentrano i negozi di prestigiose marche e che conduce dritta in piazza della Città Vecchia. A circa metà strada, si può scorgere sulla destra anche parte del quartiere di Josefov, in particolare il cimitero ebraico ed il museo.

Tanto per cambiare, la piazza è gremita di turisti. Facciamo giusto in tempo a prendere un trdlo al volo da una delle bancarelle, prima di ricevere un chiaro “invito” a tornare verso la macchina… un po’ li capisco, quando puoi venire a Praga quando vuoi trovarsi nel mezzo ad un fiume di gente non è proprio l’ideale. Ci dirigiamo quindi velocemente verso il Ponte Carlo, facciamo qualche foto e poi via, alla fermata della metro Staroměstská diretti a Hradčanská, in prossimità del parcheggio.

E’ stata veramente una toccata e fuga, ma totalmente inaspettata ed è bastata per farmi contenta.
I nostri amici ci riaccompagnano a Teplice, ma prima di portarci a casa… merenda! Anche se l’hanno aperto da un paio di anni, abbiamo scoperto solo adesso (per fortuna) il Lagarto Cafè, che è uno di quei posti in cui passeremmo ore ed ore in tutto relax a mangiare dolci deliziosi e a bere caffè, limonate, frullati e chi più ne ha più ne metta!! In effetti il nostro tavolo, ad ordinazione consegnata, è decisamente imbarazzante…

Salutiamo a malincuore P&K, che rivedremo però non a Capodanno come al solito, ma in occasione del nostro prossimo viaggio per il ponte di Ognissanti… dove? Manca poco e lo scoprirete 😀

Giudizio finale:

  • Rokytnice nad Jiserou: si, se si cerca pace e tranquillità ad un eccellente rapporto qualità/prezzo (in bassa stagione)
  • Ještěd: decisamente si
  • Liberec: ni, da riprovare ancora
  • Harrachov / Mumlavský vodopad: si
  • Praga: c’è da chiederlo?



QUI l’album con le migliori foto!

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