Repubblica Ceca da brivido: gli ossari di Sedlec e Mělník

Terra di storie.
Non potrebbe esserci descrizione più calzante per la Repubblica Ceca.
Storie che ancora oggi aleggiano nel piccolo Paese nel cuore dell’Europa e toccano un passato remoto, intrecciandosi con leggende che vanno dal Golem, agli alchimisti, alle origini stesse di Praga.
Storie e luoghi spesso inquietanti, misteriosi, da brividi.
E venirci catapultati dentro non è poi così complicato, basta solo spostarsi a poche decine di chilometri dalla capitale. Avete mai sentito parlare degli ossari di Sedlec e Mělník? No? Allora venite con me, che ve li mostro…

L’ossario di Sedlec a Kutná Hora

Kutná Hora è una bellissima località che dista circa 80km da Praga, e che fa parte del ristretto circolo dei 16 siti patrimonio UNESCO della Repubblica Ceca. Questo riconoscimento lo deve a due dei suoi edifici sacri: la chiesa di Santa Barbara e la chiesa di Nostra Signora di Sedlec. Già, Sedlec.
Un quartiere che custodisce non solo uno straordinario esempio di gotico barocco, ma anche i resti di un monastero cirstercense con una piccola cappella; niente di memorabile, almeno dall’esterno. Ma scendete le scale che portano nel sottosuolo, e vi troverete di fronte ad uno spettacolo che vi lascerà a bocca aperta. Stupore od orrore? Come reagireste nel trovarvi davanti ad un enorme lampadario fatto di ossa umane, in un sotterraneo nel quale sono stipati almeno 40.000 scheletri umani?

Vi assicuro che l’ossario (in ceco kostnice v Sedlci) è più inquietante a parole che dal vivo. È di certo un luogo unico, in cui aleggia una strana atmosfera di tranquillità. D’altra parte molti di quei resti appartengono a persone che volevano essere sepolte lì, e forse è solo lì che hanno trovato la tanto agognata pace. Ma come mai Sedlec era un luogo tanto “ricercato”?
Terra di storie dicevamo, ed anche qui c’è una leggenda molto sentita a fare da apripista.

Era il 1278, ed il re di Boemia Otakar II decise di mandare l’abate del monastero di Sedlec in Terra Santa; al suo ritorno, il religioso portò con sè un po’ di terra prelevata dal monte Golgota e la sparse nel piccolo cimitero dell’abbazia. La notizia circolò velocemente e non solo a Kutná Hora; furono migliaia i fedeli che volevano venire seppelliti a Sedlec. Questo evento, unito alla terribile epidemia di peste nera del XIV secolo e alle guerre Hussite del XV secolo, costrinsero i monaci ad allargare il cimitero, e a costruirvi una cappella che potesse custodire i “vecchi” resti per far spazio a quelli nuovi.
Furono gli Schwarzenberg nel 1870 a commissionare al caprentiere František Rint la “riorganizzazione” delle ossa; si devono a lui il lampadario (che pare contenga ogni singolo osso del corpo umano), i candelabri, varie sculture e perfino lo stemma della famiglia Schwarzenberg.

Insomma, un luogo decisamente da brividi, ma assolutamente unico. A distanza di più di 10 anni (ho avuto modo di visitarlo durante la mia esperienza Erasmus a Praga nel 2007) riesco ancora a ricordare la strana sensazione di trovarmi in quella cripta. Io, una fifona come poche, completamente rapita da quelle sculture, da quei teschi che mi penzolavano sulla testa… forse non ho mai completamente realizzato si trattasse di ossa umane, o forse quelle persone stanno davvero riposando in pace, ed in qualche modo la trasmettono anche ai visitatori.

L’ossario è facilmente raggiungibile da Praga in treno (50 minuti di viaggio). La cappella è aperta tutti i giorni dell’anno tranne in 24 dicembre, il costo per l’ingresso è di 90kč (3,50€). Per ulteriori informazioni, il sito ufficiale è disponibile anche in lingua inglese.

L’ossario di Mělník

Mělník sorge 40km a nord di Praga, ed è una cittadina famosa per due caratteristiche uniche: sorge su una collina alla confluenza di Elba e Moldava, i due fiumi più importanti del Paese, ed è una delle pochissime zone in Boemia dove viene prodotto vino. Il castello appartenente alla famiglia dei Lobkowitz custodisce ancora nei suoi sotterranei una cantina dalla storia centenaria.
Ma è di altri sotterranei che vorrei parlare oggi, ed in particolare della cripta che sorge sotto l’altare della chiesa di San Pietro e Paolo (kostel svatého Petra a Pavla), una delle più antiche della Repubblica Ceca. Andiamo con ordine.

La piccola cripta era stata concepita per ospitare le spoglie di regine e principesse che risiedevano nel vicinissimo castello; questo fino al 1520 circa, quando si verificò un’epidemia di peste che costrinse gli abitanti a “liberare” i cimiteri dai resti dei vecchi defunti per seppellire i nuovi. Le ossa furono così riposte proprio nella cripta, che arrivò a contenere 15.000 scheletri.
Intorno al 1780, un decreto imperiale dichiarò gli ossari un rischio per la salute pubblica, e così l’entrata di quello di Mělník venne murata, e la cripta dimenticata. Almeno fino al 1913, quando il famoso antropologo ceco Jindřich Matiegka riuscì ad ottenere la riapertura.

È proprio a Matiegka che si deve la disposizione attuale in enormi pile, la più significativa lunga 5 metri ed alta 2. Alcune ossa sono state usate per ricreare i simboli delle 3 virtù: un cuore, una croce ed un ancora a rappresentare amore, speranza e fede. Il rifugio del padre dell’antropologia ceca.
Quindi, se per qualche ragione vi trovate a passare da Mělník (magari in occasione del mělnické vinobraní a metà settembre), non fatevi scappare l’occasione di visitare il piccolo sotterraneo, sicuramente meno “impressionante” di quello di Kutná Hora ma pur sempre interessante.

Mělník è raggiungibile da Praga sia con l’autobus (35 minuti) che con il treno (50 minuti). La chiesa si trova sulla cima della collina, accanto al castello ed in corrispondenza della terrazza panoramica sui fiumi. L’entrata è di 30kč, mentre per gli oari rimando al sito ufficiale.

Avete mai visitato un ossario? Che sensazioni avete provato?
So bene che ce ne sono molti e notevoli anche in Italia, senza considerare quello di Parigi che è il più grande d’Europa, ma non credo che il macabro spettacolo offerto da Sedlec lo possiate trovare da nessun’altra parte…

There are 10 comments
  1. Oddiooo!!! Mi sento male da quanto è bello!! Io adoro queste cose macabre (soprattutto dopo la mia esperienza traumatica, mi è rimasta addosso una paradossale attrazione per le cose di morte ecc), ma non avevo MAI visto una cosa così accurata. Non ho molta esperienza diretta, credo di aver visitato solo le Catacombe di Parigi, cercavo il brivido invece ci sono addirittura le frasi dei poeti romantici! Per me era troppo all’acqua di rose diciamo 😅Penso che davanti alle foto che hai messo, dal vivo, resterei a bocca aperta per mezz’ora 😍

    • Come sono le catacombe di Parigi??? Prima o poi devo assolutamente visitarle. In Repubblica Ceca sono dissacranti su tutto, credo lo siano sempre stati… di ossari ce ne sono molti, ma questo non ha proprio eguali. È una sensazione stranissima trovarcisi dentro. Se mai capiti a Praga, è davvero veloce arrivarci 😉

  2. Lampadari, candelabri e sculture con ossa umane?? Aiutooo!! Non so se ce l’avrei mai fatta, Celeste… Sei stata super coraggiosa!
    Ale voleva portarmi nelle catacombe di Parigi, ma me ne sono ben guardata!! ahahah
    Ciao e buon fine settimana!

    • Le catacombe di Parigi devono essere un luogo davvero splendido a modo loro, ed enorme! Qui è tutto molto concentrato, il che lo rende ancora più “bizzarro”. Ti giuro, non sapevo esattamente a cosa andavo incontro e rimasi tra lo scioccato ed il rapito. Ma tutti quei candelabri, il lampadario… ti viene più che altro da pensare come cacchio gli sia venuto in mente a questo xD
      Buona settimana ragazzi, un bacione!

  3. Anche a me questo luogo porta alla memoria dei ricordi molto antichi: mi ci portarono in gita in quinto liceo…24 anni fa (dannazione). Ricordo i souvenir col teschio in gesso ^^
    In Italia uno famoso e notevole è quello della cripta dei cappuccini a via Veneto a Roma: anche lì mi ci portarono in visita giornaliera con la scuola, ricordo soprattutto gli scongiuri di noi tutti quando leggemmo “quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete” :-p

    • Ma sai che i souvenir non li ho visti??? Sarò stata troppo frastornata dalla “discesa negli inferi”.
      Ho letto anche della cripta di Roma, ma ancora non sono mai stata… la stessa iscrizione c’è però (in ceco) anche a Mělník, quel piccolo cartello sotto la croce. Deve piacergli particolarmente a quelli che si dilettano a riordinare le ossa a quanto pare xD
      Buona giornata Alessio!

  4. Temo sia un po’ troppo per me, però potrei portarci i ragazzi e aspettarli fuori, le composizioni sono sicuramente affascinanti!

    • È più spaventosa l’idea del luogo che il luogo stesso Anna, fidati. Te lo dice una molto suscettibile. Sicuramente si tratta di un’esperienza unica!

  5. Fantastico posticino! 😉 Ne avevo sentito parlare molto tempo fa ma solo dopo che sono andata a Praga, altrimenti mi sarei allungata sicuramente per visitare questo posto unico! Ma solo la “lavorazione” caspita è ammirevole! *_*
    Non la trovo affatto macabra…la tv del dolore in Italia, ecco quella è una cosa macabra! 😉

    • Un pomeriggio passato tra ossa e teschi è sicuramente meno terrificante del guardare la d’Urso, questo è poco ma sicuro! Comunque davvero, è un po’ inquietante ma è talmente strano da non generare stati d’ansia particolare, merita sicuramente una visita. La prossima volta che andrai a Praga (perché ci tornerai, giusto?) non fartelo scappare!! Baci Orsa, buona giornata!

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