Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei: Milano #whatsinaname

Che lasci pezzettini di cuore a destra e a manca ormai è la prassi. Ma c’è una città italiana nella quale ogni tanto ritorno (sempre per ragioni “trasversali”, a dire la verità) che proprio non vuole decidersi a fare breccia e che ogni volta me lo restituisce bello integro, il mio cuoricino. Sto parlando di Milano.
Nell’attesa del prossimo viaggio (leggi “del prossimo concerto”) che chissà, magari mi permetterà di conoscerla un tantino più a fondo, ho trovato qualcosa che ha finalmente catturato la mia attenzione: l’origine del nome, cos’altro! Che Milano nell’antichità si chiamasse Mediolanum lo sanno anche i muri.
Ma  cosa significa Mediolanum? Mettetevi comodi, che oggi ce n’è per tutti i gusti.

L’origine del nome Milano: luogo sacro

Cominciamo col dire che non c’è un’ipotesi universalmente riconosciuta, ma negli ultimi decenni sempre più studiosi si sono trovati d’accordo nel ritenere il termine celtico Medhelan all’origine di Mediolanum, e quindi di Milano.
Secondo lo storico romano Tito Livio, prima dell’arrivo dei romani intorno al 222 a.C., il territorio era occupato da tribù celtiche e galliche, che insieme fermarono l’avanzata etrusca e fondarono la città grazie al re Belloveso.
Il nucleo originario era probabilmente una radura attraversata, secondo i celti, da coordinate astrali e terresti, ragion per cui venne scelto dalle popolazioni della pianura Padana come punto d’incontro per celebrare madre natura. Sullo stesso sito sarebbe poi sorto un santuario (non lontano da dove si trova il Duomo), dal quale si sarebbe sviluppata la nuova città.
Medhe (centro) + Lanon (santuario) –> Medhelan -> luogo sacro.

L’origine del nome Milano: terra di mezzo

Non può mancare l’ipotesi di carattere geografico, secondo la quale Mediolanum sarebbe la latinizzazione del termine germanico Midlann o Midland, terra di mezzo. Considerando la posizione di Milano nella pianura Padana, la teoria potrebbe senz’altro sembrare veritiera. Ce n’è anche una molto simile che tira in ballo i termini Medio amnium, terra in mezzo ai fiumi.
In entrambi i casi, il problema sorge in relazione a molteplici località europee che nell’antichità erano anch’esse conosciute come Mediolanum, e che non hanno nessuna relazione con pianure o fiumi. Ragione per cui questa ipotesi, che aveva inizialmente riscosso ampi consensi, sta perdendo sempre più valore.

L’origine del nome Milano: la scrofa semi-lanuta

Tito Livio ed i suoi scritti sono fondamentali per la storia di Milano. Insieme alla fondazione della città, lo storico ha tramandato una leggenda molto conosciuta e cara agli abitanti del capoluogo lombardo, e che ha avuto una grande risonanza nel corso dei secoli.
Il mito narra che re Belloveso si trovò in mezzo alla pianura Padana e, ricordandogli casa, decise che avrebbe fondato lì un nuovo insediamento; interpellò i druidi e gli dei affinchè gli indicassero il luogo più adatto, e la loro risposta fu di individuare il pascolo di una scrofa semi-lanuta: lì sarebbe sorta la città che da lei avrebbe preso anche il nome.

Perplesso, Belloveso si mise alla ricerca dell’animale, dubitando addirittura che esistesse, ma non dovette faticare molto prima di incontrarlo. Proprio sul pascolo il re gettò il nucleo di Medio-lanata o in medio lanae, Mediolanum.
La veridicità storica di questa leggenda è molto labile, a partire dall’impossibilità che un re celtico qualche secolo avanti Cristo scegliesse per un proprio insediamento un nome latino. Ma nel Medioevo il mito ebbe grande risonanza, tanto che troviamo ancora oggi una rappresentazione della scrofa semi-lanuta sia nella Loggia dei Mercanti che a Palazzo Marino.

L’origine del nome Milano: Medo e Olano

Un’altra leggenda attribuirebbe l’origine del nome Milano a due celebri capitani Galli, Medo ed Olano, coloro che riuscirono a respingere l’avanzata etrusca. Tra una battaglia e l’altra, individuarono un luogo perfetto per la fondazione di un nuovo stanziamento, che presto divenne così ricco ed importante da necessitare di un toponimo. Su suggerimento dei coloni etruschi, che gli ricordarono che anche la grande Roma aveva preso il nome da chi l’aveva fondata, i generali chiamarono la città Mediolano.

Milano insomma non avrà ancora fatto breccia, ma le teorie che si nascondono dietro l’origine del nome sono davvero interessantissime. E per una volta mi trovo a preferire quella più quotata! Pensare ad un luogo mistico che riunisse tribù arrivate da lontano ha un non so che di magico…me la immagino alla Outlander, ma senza cerchi di pietre.
Voi cosa ne pensate, c’è un’impotesi che preferite o che già conoscevate?

Fonte 1 –  Fonte 2 – Fonte 3 – Fonte 4

There are 6 comments
  1. Da milanese ti dico… La scrofa!! ❤️ Non importa se è improbabile, scrofa über alles 😂😎

    • Ahahaahahahah, con scrofa über alles hai convinto anche me xD

  2. Conoscevo la teoria dell’origine geografica perché ai tempi delle elementari la maestra ci aveva fatto fare una ricerca su Milano (ti parlo di secoli fa, quando esistevano ancora le enciclopedie cartacee in 50 volumi…) per cui mi è rimasta impressa!
    Mi affascina molto però la teoria di Medo e Olano, che mi immagino come due figoni alla John Snow: belli e coraggiosi 😉

    • Ma sai che non c’avevo pensato? Sarà che a me John Snow mi sta sul gozzo (oops), ma me li sono istantaneamente immaginati come due tizi vanitosi con un ego spropositato, non chiedermi il perché che non lo so nemmeno io…
      Che belle le vecchie enciclopedie, ne ho ancora una a casa ed ogni tanto la sfoglio, soprattutto le parti che parlano di geografia! Un bacione Silvia!

  3. Oltre a Mediolanum non sapevo nulla sulle origini del nome di Milano. Voto per la storia della scrofa semi-lanuta, piace anche a me pensare ad uno scenario fatto di divinità e druidi.
    Io ormai ho perso il conto delle decine di volte che sono stata a Milano per lavoro ma ancora non sono riuscita a visitarla come si deve… 🙁
    Un bacione

    • Anch’io a Milano sono stata molte volte (tra concerti e simili), ma non c’è verso, non riesce mai a fare breccia. C’è andata vicino col Castello Sforzesco, forse il segreto sta proprio nell’andarci senza distrazioni… o forse semplicemente non siamo compatibili. Un mega abbraccio Silvia!

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