Swarovski Kristallwelten ed i suoi mondi di cristallo

Nonostante l’età ormai avanzi inesorabile, per certe cose rimarrò sempre una bambina. Tipo l’amore per i cartoni animati (meglio se giappi), il farsi travolgere da passioni più o meno durature che manco la peggio adolescente, l’impazzire di fronte a ciò che è coloratissimo e sbrilluccica (sarà forse per questo che ai tempi mi era completamente partita la brocca per Twilight??? Mah).

Fatto sta che dal momento in cui sono venuta a conoscenza dell’esistenza del luogo sbrilluccicante per eccellenza, per me è diventata una sorta di piccola ossessione visitarlo. E adesso che ci sono stata posso dirlo con certezza: sembra uscito da uno dei miei sogni! Eppure è reale, eccome se lo è. Il mondo fatto da milioni di cristalli esiste, e non è nemmeno troppo lontano; basta salire in auto direzione Austria, oltrepassare Innsbruck e scovare un piccolo paesino, Wattens, che ospita il museo per eccellenza: lo Swarovski Kristallwelten!

I cristalli Swarovski sono i più famosi al mondo, ma questo non lo scopro certo io. Una sola delle loro statuine, anche la più piccola, riesce ad illuminare tutto l’ambiente circostante. Presente? Ecco.
Allora chiudete gli occhi e provate ad immaginare quei cristalli moltiplicati per migliaia di volte, modellati in opere maestose, assemblati a formare gioielli o vestiti, impiegati per ricoprire pareti di stanze enormi. Immaginate un enorme sole rosso fiammante. Una scarpetta da fare invidia a Cenerentola. Un diadema. Un reggiseno.
Nel documentarmi sul museo, mi ero limitata a fantasticare sul suo insieme, senza pensare troppo ai particolari… che alla fine sono quelli che mi hanno steso.
Ma andiamo con ordine.
Perché Kristallwelten, mondi di cristallo?

Swarovski Kristallwelten: cosa sono e perché ve ne innamorerete

Semplicemente perché non poteva esistere nome più azzeccato.
Interno ed esterno rappresentano dei microcosmi a sé stanti (Camere delle Meraviglie le chiamano loro), ognuno finalizzato ad esaltare i cristalli in maniera diversa a seconda della visione che ogni artista che ha preso parte al progetto ha di essi.
Il benvenuto al visitatore in teoria lo da il Gigante, una sorta di custode che dopo aver girato il mondo e visto tutte le sue meraviglie decide di fermarsi proprio a Wattens. Per quanto sia irresistibile, è però il YES TO ALL che torreggia all’ingresso ad avermi subito conquistata; è lo slogan perfetto, perché vi assicuro che non si può non entrare e gridare Sì A TUTTO!

Al contrario, scegliere quale sia la Camera delle Meraviglie che ho preferito è un compito praticamente impossibile. Posso dirvi che non mi hanno entusiasmato il “Mechanical Theatre” e nemmeno “55 Milioni di Cristalli”, benché il concetto alla base sia geniale; e che per quanto straordinari siano “La sala blu” ed il “Duomo di Cristallo”, l’atmosfera è stata brutalmente rovinata da un enorme gruppo di indiani stra-maleducati.

Ma “Silent Night” ha avuto il potere di farmi sentire come una bambina emozionata di fronte ad una nevicata a Natale; “Ready to love” mi ha trasportato nella San Francisco hippie degli anni ’60; “El Sol” mi ha accecata proprio come se mi trovassi al cospetto della stella regina del nostro sistema solare; “Timeless” mi ha catapultato nel mondo delle dive, da quelle più raffinate a quelle più eccentriche.
È davvero difficile descrivere certe sensazioni, così come degli oggetti che per quanto possano essere reali, ho percepito quasi come eterei, intangibili. E allora lascio siano le immagini a parlare per me.

Le Camere interne non sono però che una porzione dei mondi di cristallo. Eh già, perché l’esterno è ancora più incredibile, per quanto sia possibile. Del Gigante ve ne ho già parlato, ma è il giardino popolato da decine di nuvole di cristallo che mi avrebbe fatto rimanere a Wattens all’infinito.
Le nuvole, che ad una prima occhiata avevo scambiato per alberi, custodiscono qualcosa come 800.000 cristalli Swarovski, applicati  rigorosamente a mano.
L’effetto è sconvolgente.
Col sole l’enorme nuvola sopra la vostra testa sfoggerà tutti i colori dell’arcobaleno, e lo stesso farà con il vento , la pioggia, la neve. Basta un minimo riflesso, un minimo movimento, e si sprigionerà qualcosa di incredibile.

Come se non bastasse, al centro del giardino c’è un enorme fontana (con dei pulsanti per attivarla a comando) che riflette la luce dei cristalli. Un sogno.
Ma il giardino nasconde molte altre sorprese, per grandi e piccini. Ci sono installazioni e statue decisamente particolari sparse un po’ ovunque, una piccola torre panoramica, un labirinto, un’area giochi ed una torre giochi, addirittura degli scavi romani! Tutto bellissimo, ma personalmente mi basta una sdraia piazzata sotto la nuvola per essere la donna più felice del mondo.

Punto di passaggio tra esterno ed interno, un enorme negozio vi farà sgranare ancora di più gli occhi. È possibile acquistare praticamente di tutto, ma se devo essere sincera per i gioielli base (quelli che si trovano presso ogni punto vendita per intenderci) mi aspettavo dei prezzi migliori; ho notato invece che non c’è praticamente differenza, quindi fatevi abbagliare ma non troppo! Ci sono, questo sì, degli angoli con alcuni oggetti in sconto, ma non ho trovato niente che mi entusiasmasse…

Swarovski Kristallwelten: qualche informazione pratica

Come avevo già accennato all’inizio, il museo si trova a Wattens, ad appena 20 km da Innsbruck. Basta proseguire lungo l’autostrada verso Monaco di Baviera ed imboccare l’uscita, segnalata praticamente ovunque.
Se al contrario si viaggia con i mezzi pubblici, c’è uno shuttle che dalla stazione centrale di Innsbruck vi porterà a Wattens in mezz’ora; le corse tuttavia non sono frequentissime, quindi vi consiglio di tenere sott’occhio il sito ufficiale.
Gli orari variano a seconda del periodo dell’anno: mentre l’apertura è sempre alle 8.30, si chiude alle 19 in tranne che a luglio ed agosto, quando si prolunga fino alle 22. Consultate il sito anche per giorni di chiusura e gli orari durante festività. Il costo d’ingresso per gli adulti è di 19€, mentre per gruppi e bambini sono previsti sconti.

È vero, il nostro on the road estivo è stato tutto una specie di grande sogno. Sono riuscita ad entrare nel castello di Fantaghirò, a camminare su una strada romana del III secolo, a cullarmi su un “uovo” sospeso con tutta Praga ai miei piedi. E l’abbiamo chiuso proprio col botto. Avevo enormi aspettative sugli Swarovski Kristallwelten, d’altra parte sono sempre la stessa bambin(on)a che a 5 anni o giù di lì si incantava davanti alle statuine di cristallo in bella mostra a casa di certi parenti.
Le ha rispettate quelle aspettative? Assolutamente sì, se pure abbia percepito certe “camere” un po’ estranee da tutto il resto.  Di certo, se vi trovate a passare per l’Austria, non potete non fermarvi e regalarvi un’esperienza sensoriale unica.
Vorrei chiudere ringraziando Swarovski Kristallwelten per l’accoglienza e per aver accettato di collaborare con noi. Danke schön!!

There are 8 comments
  1. Mi sento male da quanto è bello 😍😍😍 Anch’io come te sono bambina dentro e attratta da tutto quello che sbrilluccica, come le gazze! 😁

    • E allora la prossima volta che torni in Europa devi assolutamente andarci! Però ti avviso che venire via è un casino…. quegli sbrilluccichii sono qualcosa di indescrivibile!!

  2. Ho amato questo posto, proprio come te! Verso la fine del viaggio on the road in Austria siamo stati tre giorni a Innsbruck e abbiamo passato qui un pomeriggio, con molto scetticismo, devo essere sincera. Invece l’ho trovato interessantissimo e eccezionale anche se si viaggia con bambini. Sami si è divertito come un matto con la fontana magica e tutti quei nani sparsi nel giardino… Mi ha fatto sognare per un po’… Specialmente la sala in stile Bollywood 😉

    • Ecco, stile Bollywood!! A me ha fatto venire in mente gli hippie, chissà perchè!
      Io ero scettica sul fatto che potesse essere bella come sembrava dalle foto e dai video, ed invece che spettacolo. Immagino poi per un bambino, è stata un’esperienza unica per noi adulti, quindi figuriamoci…
      Un bacione bella!!

  3. Che meraviglia Celeste! 😍
    È tutto uno sbarluccicare, penso che anch’io sarei impazzita di gioia. Quelle nuvole sono splendide, deve essere uno spettacolo vedere come cambiano le luci e i riflessi a seconda del tempo. Sicuramente sarà una tappa obbligata la prossima volta che andrò a Innsbruck, non sapevo che fosse così vicino.
    E complimenti per le foto, sono bellissime!

    • Le nuvole sono assurde Silvia, assurde veramente! Mi dispiace non essere riuscita a catturare a modo l’effetto in foto, ma ti assicuro che va oltre ogni immaginazione. Io l’ho scoperto un po’ per caso, ma sono felicissima di esserci andata. E ti ringrazio per i complimenti, sei un tesoro come al solito. Ti mando un bacione!!

  4. Che posto incredibile, Celeste! E non è nemmeno troppo lontano da casa…noi di solito Innsbruck la visitiamo durante le vacanze di Natale, chissà che atmosfera si respira in quei giorni al museo!! 😍
    Complimenti per le foto, come sempre spettacolari! 😉

    • Sai che non sono mai stata ad Innsbruck sotto Natale? Anzi, per dire la verità ci passiamo spesso, ma mi ci sono fermata solo con i miei mille anni fa, infatti non ricordo niente. Devo proprio rimediare… comunque in inverno con la neve quei cristalli devono essere ancora più incredibili!! Che poi fanno sempre esposizioni a tema, chissà che tirano fuori a dicembre…
      Grazie per i complimenti, ho lo scatto compulsivo xD E grazie mille di essere passati, un bacione ragazzi!

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