Praga: cosa vedere fuori dal centro storico

Il centro storico di Praga viene definito in tanti modi: “bomboniera” e “gioiello” sono i termini che leggo più spesso, e come non essere d’accordo? La sua bellezza è innegabile.
Tuttavia, la magia che si respira per le stradine di Staré Město e di Malà Strana non dovrebbe distogliere l’attenzione dal resto, soprattutto se è possibile fermarsi più a lungo dei 2-3 giorni “canonici”. Praga non è solo il suo centro storico e basta poco per conoscerla più a fondo.

 

 

Ad esempio, se si vuole essere pignoli, Piazza Venceslao (Václavské náměstí) fa già parte di un altro quartiere. Parlo di Nové Město (Città Nuova), fondata da Carlo IV nel 1348. Inizialmente utilizzata come spazio per il mercato dei cavalli, nel corso dei secoli è diventata teatro di alcuni degli episodi chiave della storia ceca: qui il 28 ottobre 1918 fu proclamata l’indipendenza della Cecoslovacchia dall’Impero austro-ungarico, e sempre qui il 16 gennaio 1969 lo studente Jan Palach si suicidò dandosi fuoco come protesta contro l’invasione sovietica del 1968 (una placca commemorativa lo ricorda).
Ricchissima di negozi ed hotel, è senza dubbio uno dei luoghi maggiormente frequentati.

 

Il suo nome deriva dal Santo protettore della Repubblica Ceca, San Venceslao appunto, la cui statua equestre può essere ammirata all’estremità più alta della piazza. Duca di Boemia della prima metà del 900, portò avanti il processo di cristianizzazione del paese, prima di essere ucciso da dei sicari inviati dal pagano fratello Boleslao.
Alle sue spalle, si staglia imponente l’edificio in stile neorinascimentale che ospita il Museo Nazionale (Národní muzeum). Al suo interno, si possono trovare collezioni e reperti di archeologia, scienze naturali, mineralogia ed antropologia. Al momento è chiuso per un massiccio restauro iniziato nel 2011 e che dovrebbe terminare nel 2018. Sarò sincera: tranne ingresso e scalinata che sono stupendi, è una delle cose che meno preferisco in tutta Praga. Altri edifici e monumenti facenti parte del sistema museale sono sparsi in giro per la città ed elencati sul sito ufficiale.

 

Uno dei luoghi che invece preferisco è la fortezza di Vyšehrad (letteralmente “castello alto”), un’oasi di pace dove rifugiarsi dal caos del centro. Costruita su una roccia a picco sulla Moldava, è avvolta da molteplici leggende. Si dice che da qui la principessa Libuše, considerata la capostipite della dinastia dei Přemyslidi e quindi del popolo ceco, profetizzò la fondazione della città.
Facilmente raggiungibile attraverso l’omonima fermata della metro (o a piedi lungofiume, 3km dal Ponte Carlo), ha tantissimo da offrire. C’è la bellissima cattedrale di San Pietro e Paolo; oppure il mausoleo di Slavín, dove sono sepolte famosissime personalità ceche dal XIX secolo il poi (Neruda, Mucha, Dvořák, tanto per citarne alcuni); la rotonda romanica di San Martino, datata XI secolo; le casematte, che custodiscono alcune delle statue originali del Ponte Carlo; il parco, dove rilassarsi e godersi la splendida vista sul fiume e sul castello.

 

Nonostante non sia proprio vicinissimo, se si decide di raggiungere Vyšehrad a piedi costeggiando la Moldava, si passa accanto ad altri due simboli della città: il Teatro Nazionale (Národní Divadlo) e la casa danzante (tančící dům).
Il Teatro Nazionale fu inaugurato nel 1881 e, a seguito di un incendio che ne distrusse il tetto, re-inaugurato solo due anni più tardi. Il suo sontuoso e riccamente decorato edificio è la rappresentazione perfetta dell’importanza che la musica e le opere teatrali hanno rivestito e rivestono tutt’oggi per il paese. Qui ad esempio si tenne la prima del Don Giovanni di Mozart. Dietro il teatro, quella che fino a pochi mesi fa era conosciuta col nome di Piazzetta Národního divadla è stata rinominata Náměstí Václava Havla, in onore del primo presidente ceco.

 

La casa danzante, originariamente conosciuta come Ginger & Fred, è una costruzione recente che risale al 1996. Costruita al posto di un edificio distrutto durante la guerra, salta subito all’occhio per la sua architettura moderna e bizzarra. Al suo interno ci sono uffici ed una galleria, nonchè un ristorante con terrazza panoramica da cui ammirare la città.

 

Nello skyline della città spicca quello che è stato definito uno degli edifici più brutti al mondo: la torre televisiva di Žižkov (Žižkovská televizní věž). Non importa in che parte di Praga vi troviate, sarà sempre ben visibile. Non che potrebbe essere altrimenti: con i suoi 216m di altezza è la costruzione più alta della città. Grazie alla sua piattaforma panoramica posta a 97m, si ha una bella vista a 360°. Sulla sua superficie sono stati collocati anche dei bambini giganti (I Babies di Černý) che vi si arrampicano. Sicuramente originali, ma purtroppo non ne migliorano l’aspetto. Ristrutturata di recente, al suo interno sono anche presenti dei ristoranti e un hotel di lusso. L’ingresso costa 250Kč ed è aperta dalle 9 a mezzanotte.

 

Non lontano dalla torre, si può ammirare anche il Monumento Nazionale di Vítkov (Národní památník na Vítkově). Costruito sulla collina di Vítkov in onore dei legionari cecoslovacchi, vi è la statua equestre dedicata a Jan Žižka, la tomba al milite ignoto, un’esposizione sulla recente storia cecoslovacca/ceca e una caffetteria con vista panoramica sulla città. Orari ed ingressi sono consultabili sul sito ufficiale.

 

A questo punto penso si sia capito che ho un debole per le visuali dall’alto… e allora non posso che aggiungere alla lista la terrazza su Praga per eccellenza: i giardini di Letná (Letenské sady). Raggiungibili a piedi sia dal castello che attraversando Čechův most dalla Città Vecchia, sono uno dei polmoni verdi della città. Al centro spicca il metronomo, eretto nel 1991 al posto di una gigantesca statua di Stalin distrutta nel 1962. È uno dei luoghi preferiti dai praghesi, visti i suoi ampi spazi che permettono vari tipi di sport ed attività ricreative. La vista che si gode sulla Moldava ed i suoi ponti è unica! Dalla parte opposta rispetto al fiume, uscendo dal parco, si trova lo stadio dello Sparta Praga, la Generali Arena.

 

Chiudiamo in bellezza con una delle zone di Praga che preferisco: Troja. Il quartiere si trova a nord-ovest rispetto al centro ed ospita l’omonimo palazzo, il giardino botanico e soprattutto lo zoo. I tre luoghi sono vicinissimi tra loro e sono facilmente raggiungibili con il bus 112 dalla stazione di Holešovice. La loro visita è l’ideale per una giornata all’insegna della natura.
Il Trojský zámek è uno dei monumenti barocchi più importanti della città. Si dice che la sua costruzione venne realizzata per ricordare l’Italia ed i lussuosi palazzi di campagna circondati da giardini e ville. Oltre alla bellissima scalinata, all’interno sono ammirabili degli affreschi e quadri di famosi pittori cechi. Aperto alle visite da aprile ad ottobre, il costo per l’entrata è di 120Kč.

 

La zoologická zahrada è considerata il 5° zoo più bello al mondo. Colpita duramente da due alluvioni, uno nel 2002 e uno nel 2013 , è stata ricostruita e rimodernata. Si estende su una superficie di 58 ettari ed ospita 650 specie diverse, tra cui 132 catalogate come “in pericolo”. I vari habitat naturali sono stati perfettamente riprodotti: si passa dalla savana alla giungla alla montagna. Personalmente, è uno dei luoghi che preferisco e ci vado appena ne ho l’occasione; sia per rilassarmi che per andare a fare visita al mio “bambino”, un topino dell’Africa centro-orientale che ho “adottato”. Le 200Kč richiete per l’ingresso sono decisamente ben spese!

 

Infine, la botanická zahrada si estende per circa 50 ettari e sorge sulla collina antistanze il palazzo. Famoso il vigneto di Santa Clara, esistente già al tempo di Carlo IV, il giardino giapponese e la serra tropicale Fata Morgana. Il biglietto d’ingresso parte dalle 85Kč.
Se si è interessati a visitare tutti e tre i luoghi, c’è a disposizione la Trojská karta per sole 300Kč.

 

Un consiglio spassionato quindi: fermatevi a Praga il più a lungo possibile. Assaporate ogni luogo come se aveste tutto il tempo del mondo. E se non basta, tornateci. Ancora ed ancora. Mi raccomando, senza dimenticarsi di quanto c’è da vedere anche nei dintorni.

(n.b. vorrei poter dire che queste bellissime foto sono mie, ma sarebbe una bugia! Sono frutto di un’attenta selezione su Google)

 

There are 2 comments
  1. Tornarci? Lo farò di sicuro. L’ho vista tre volte in tre stagioni diverse e l’ho sempre trovata bellissima. Non solo: ho avuto modo di visitarla per bene la prima volta, perché ero in gita con la scuola, e le due volte successive solo un giretto veloce in centro, ripetendo che avevo già visto tutto. Sbagliato!
    Per fortuna non mi ricordo di aver notato la Žižkovská televizní věž O_O orrenda! Ma perché si ostinano a costruire questi edifici tremendi in città dall’aspetto così diverso?

    • Ho perso il conto delle volte in cui ho visitato la città, eppure ogni volta riesco a trovare una prospettiva nuova, una stradina che ancora non avevo visitato… non mi stanca mai!
      Anche se ho delle “difficoltà” a non ripetere sempre il giro classico, il ponte e la torre dell’orologio ogni volta mi attirano come calamite!
      La torre è stata iniziata nel 1985, quando la Cecoslovacchia era ancora sotto il comando comunista. Di edifici imponenti ed altrettanto brutti di quell’epoca purtroppo il paese è pieno. Credo si sia trattata di pura megalomania, ma è veramente uno sgorbio… sono contenta per te che tu non l’abbia notata 😀

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