Praga, guida completa al Piccolo Quartiere e Hradčany

Dopo aver descritto nei dettagli cosa vedere nella Città Vecchia di Praga, passiamo alla “seconda metà della mela”: il Piccolo Quartiere, in ceco Malà Strana. La traduzione italiana non è fedelissima, poichè letteralmente significherebbe “piccola parte”. È qui che si trovano Kampa, la collina di Petřín, la chiesa di San Nicola e la via Nerudova. Nella parte nord, il Piccolo Quartiere confina con Hradčany.

Piccolo Quartiere

Malà Strana è uno dei quartieri più antichi di Praga. Deve il suo nome alla posizione in cui sorge: “stipata” tra il castello e la Moldava, era necessariamente più piccola dei quartieri dalla parte destra del fiume. Originariamente era chiamata Nové Město (Città Nuova), termine che poi nel 1348 passò a quella che oggi viene così conosciuta. La sua storia è abbastanza travagliata, in quanto fu distrutta prima dagli hussiti e poi da un incendio; si deve il suo stile barocco e rinascimentale alla ricostruzione di metà XVI secolo. Nonostante le dimensioni quindi più ridotte, non ha niente da invidiare alla Città Vecchia. Cos’è che non può proprio mancare al vostro giro per conoscerla a fondo?

La chiesa di San Nicola (Kostel sv. Mikuláše) e la piazza del Piccolo Quartiere (Malostranské náměstí)

È dal cuore di Malà Strana che bisogna partire. L’imponente edificio sacro fu costruito nella prima metà del XVIII secolo da Kristof Dientzenhofer e figlio ed è uno dei più bei esempi di architettura barocca non solo di Praga, ma del centro Europa. Celebri sono anche le sue decorazioni, in particolare gli affreschi e le statue. Al suo interno si tengono numerosi concerti di musica classica, i cui biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale. L’ingresso è a pagamento (70Kč) anche per una semplice visita alla chiesa. Accesso e salita sul campanile sono indipendenti.
Nella piazza si teneva il mercato locale, mentre adesso vi si affacciano edifici ufficiali e ristoranti.

Via Nerudova

La strada che collega Malostranské náměstí al castello è la Nerudova.
La via prende il nome dal suo abitante più illustre, il poeta e giornalista Jan Neruda. Neruda nacque ed abitò al numero 47 presso la casa “ai due soli” (Dům U dvou slunců), facilmente riconoscibile dai due soli dorati che sovrastano il portone, nonchè da una placca celebrativa. La Nerudova corrisponde al tratto finale di quello che veniva conosciuto come “Cammino Reale” (Královská cesta), ovvero il percorso che dovevano fare i sovrani per raggiungere il castello e venire incoronati. La strada, abbastanza stretta e ripida, ospita moltissimi edifici barocchi, ristoranti ed anche l’ambasciata italiana.

L’isola di Kampa

Kampa è di fatto un’isola lungo le rive della Moldava, raggiungibile dalla scalinata sul fianco sinistro del Ponte Carlo. La forma attuale è stata modellata dal ramo artificiale del fiume, la Čertovka, che venne scavato per mettere in funzione dei mulini. Se ne può vedere qualche esemplare passeggiando per le sue stradine, anche se ormai hanno scopo puramente decorativo.
Čertovka letteralmente significa “canale del diavolo”, pare a causa di un’abitante del luogo del tempo con la lingua un po’ velenosa. Il mio consiglio è di girovagare nelle sue viuzze e godervela a pieno! Non è un caso se viene chiamata la Venezia di Praga. C’è la possibilità anche di percorrere il canale su dei battelli, l’attracco è proprio sotto al Ponte Carlo.
Al suo interno troviamo il Muzeum Kampa, una galleria d’arte moderna con opere di artisti del centro Europa. Il museo è anche famoso per “ospitare” nel suo cortile alcune sculture di David Černý, i Babies.

Il muro di Lennon (Lennonova zeď )

Attraversando il piccolo Ponte degli Innamorati (Můstek zamilovaných),  si arriva a Velkopřevorské náměstí, al cospetto del Muro di Lennon (Lennonova zeď ). A partire dagli anni ’80, i giovani di Praga cominciarono a riempirlo con disegni di John Lennon e frasi tratte dalle canzoni dei Beatles, da qui il nome. Pian piano, ai locali cominciarono ad unirsi anche i visitatori, così il muro divenne un simbolo di libertà nonchè famosa meta turistica. Era ovviamente mal visto dal partito comunista, che più volte cercò di screditarne il significato. Tutt’oggi è possibile non solo ammirare i sempre nuovi murales, ma anche lasciare il proprio “contributo” attraverso tempere e pennelli messi a disposizione in loco.

Petřín

La collina di Petřín si innalza a 130m sulla riva della Moldava. È coperta quasi interamente di parchi ed è ricca di attrazioni, oltre ad offrire una delle più belle viste su tutta Praga. La cima è facilmente raggiungibile attraverso una bella passeggiata dal castello o tramite la funicolare che parte dalla fermata Újezd e il cui biglietto rientra tra quelli dei mezzi urbani. A Újezd si trova anche il monumento alle vittime del comunismo (Pomník obětem komunismu), realizzato da Olbram Zoubek: 7 statue di bronzo che scendono da una scalinata e che man mano si “sgretolano”.

Lungo tutta la collina ci sono anche i resti molto ben conservati del Muro della fame (Hladová zeď), una fortificazione medievale voluta da Carlo IV. Originariamente era alto circa 4m, aveva 8 bastioni e serviva per proteggere il quartiere e il castello. Uno dei bastioni rimasti ospita da quasi un secolo l’osservatorio astronomico Štefánik. Il nome è entrato in uso dalla carestia del 1361, a metà dei lavori, perchè i poveri venivano impiegati nella sua costruzione proprio con lo scopo di fargli guadagnare qualcosa per sopravvivere. Leggenda narra che, addirittura, il vero motivo dell’edificazione del muro fosse questo.

L’elemento più conosciuto è tuttavia la torre, che altro non è che la riproduzione in miniatura della Tour Eiffel. Costruita nel 1891 in occasione dell’Esposizione Giubilare, è 5 volte più piccola dell’originale francese. Ha un’altezza di 65m e bisogna salire 299 gradini per arrivare in cima. La vista ripaga però di ogni fatica, ve lo assicuro! Per costo (120Kč) ed orari, lascio il link del sito ufficiale, che però è solo in ceco. C’è anche un labirinto degli specchi (Zrcadlové bludiště), adatto per lo più ai bambini.

Oltre a questi, gli altri principali punti di interesse sono:

Museo Franz Kafka

Il Museo Franz Kafka (Franz Kafka Museum) è dedicato allo scrittore ceco di origine tedesca tra i più famosi del XX secolo. Qui vengono raccolte le prime edizioni delle sue opere, i suoi diari, gli appunti e tanto altro. L’ingresso costa 200Kč, anche se la maggior parte dei visitatori si ferma più che altro ad “ammirare” la particolarissima fontana nel cortile d’ingresso, altra opera di David Černý: due figure maschili in bronzo che “scrivono” con la pipì su un laghetto a forma di Repubblica Ceca.

Il vicolo più stretto al mondo

Sapevate che a Praga si trova la strada pedonale più stretta al mondo? Venendo dal Ponte Carlo, la si incontra poco prima del museo Kafka, all’indirizzo U Lužického semináře. È così stretta che c’è un semaforo a regolare il “traffico”!
Un centinaio di metri più avanti sulla destra, una viuzza conduce lungo le rive della Moldava. È uno dei miei luoghi preferiti in assoluto! Pieno di cigni ed anatre, si ha una bellissima vista sul Ponte Carlo. Peccato che ormai sia invasa da turisti, qualche anno fa era quasi sempre deserta. Vale comunque una visita.

Palazzo Wallstein (Valdštejnský palác)

Il palazzo Wallstein (Valdštejnský palác) fu costruito ad inizio XVII secolo per uno dei nobili più influenti dell’epoca, Albrecht von Wallenstein. È così imponente che per realizzarlo furono abbattute 26 case, 6 giardini ed un altro paio di edifici. Bellissimi i suoi giardini, visitabili nella stagione estiva e visibili dal castello. Adesso è sede del Senato ceco.

Chiesa della Vergine Maria della Vittoria (Kostel Panny Marie Vítězné)

La Chiesa della Vergine Maria della Vittoria (Kostel Panny Marie Vítězné) è famosa per ospitare la statua del Bambino Gesù di Praga. La statua, fatta in legno e ricoperta di cera, proviene dalla Spagna e fu donata ai carmelitani nel 1628 da Polyxena di Lobkowicz. Il Bambino Gesù ha a disposizione due corone d’oro e quarantasei vestiti, che gli vengono cambiati circa dieci volte l’anno a seconda della stagione liturgica.

Hradčany

Hradčany è il quartiere che ospita il castello. Fino al 1784 era una città a sè, ma insieme al Piccolo Quartiere, alla Città Vecchia e alla Città Nuova andò a formare la “Capitale Reale di Praga” (Královské hlavní město Praha).
Il castello di Praga, con un area di 7,28 ettari, è entrato nel libro dei Guinness come il più grande al mondo. Costruito dal principe Bořivoj nel IX secolo, è passato dall’essere una fortezza in legno alla meraviglia che vediamo oggi. Al suo interno troviamo un mix di stili, poichè quasi ogni sovrano ha voluto aggiungervi qualcosa. È sempre stata l’unica sede prima dei re boemi e poi dei presidenti della repubblica.

Per visitarlo sono disponibili vari tipi di biglietto, validi per due giorni consecutivi e che includono elementi diversi. A questo, vanno aggiunte 50Kč per fotografare gli interni. Personalmente, seguendo interessi e gusti personali, ho sempre optato per il giro più economico. Gratuito è ovviamente assistere al cambio della guardia, che avviene allo scoccare di ogni ora dalle 9 alle 18.
Visti gli attentati che hanno stravolto l’Europa negli ultimi mesi, all’ingresso si viene sottoposti a controlli di sicurezza abbastanza rigidi.

Se si vuole unire la visita del castello a quella del Piccolo Quartiere e conoscere qualcosa in più sulla storia e le leggende della zona più magica di Praga, sono disponibili delle visite guidate in italiano prenotabili direttamente da casa.

Ma cosa troviamo esattamente all’interno delle mura?


Cattedrale di San Vito
(Katedrála Sv. Víta)

La Cattedrale di San Vito (Katedrála Sv. Víta) venne commissionata (sorpresa sorpresa) da Carlo IV, che poggiò la prima pietra nel 1344. Costruita principalmente da Petr Parléř, fu però conclusa solo nel 1929. Al suo interno troviamo i gioielli della corona, magnifiche vetrate e rosoni. Nella cripta, le tombe dei più importanti sovrani, come lo stesso Carlo IV, Venceslao IV e Giorgio da Poděbrady.
Parte della chiesa è visitabile senza acquistare il biglietto (info sul sito ufficiale). È possibile salire su una delle torri al costo di 150Kč, se è sereno si gode di una vista bellissima!

Vicolo d’Oro (Zlatá ulička)

Una stradina con bassi e graziosi edifici variopinti. Prende il suo nome dai suoi vecchi abitanti, degli orafi e, leggenda narra, anche da alchimisti. Di sicuro ospitò grandi personaggi, come Kafka e il poeta Jaroslav Seifert. Nel 2010 fu sottoposto ad importanti opere di restauro e adesso, oltre ad una mostra permanente sulla sua storia, è occupata per lo più da negozi di souvenir, che a mio modesto parere hanno rovinato non poco l’atmosfera.
Alla sua estremità orientale si trova la torre Daliborka, che fungeva da prigione e prende il nome dal suo primo prigioniero, Dalibor di Kozojedy.

Basilica di San Giorgio (Bazilika Sv. Jiří)

La Basilica di San Giorgio (Bazilika Sv. Jiří) è la seconda chiesa più antica di Praga ed è uno degli edifici romanici più importanti del paese. Era usata per seppellire i monarchi della dinastia Přemysl, ma vi troviamo anche la tomba di Santa Ludmila. Le fu annesso anche il convento di San Giorgio, che oggi ospita  una collezione di arte ceca rinascimentale e barocca.

Vecchio Palazzo Reale (Starý Královský Palác)

Una delle parti più antiche e venne usato fino al XVI secolo come sede dei principi e re boemi. Nella bellissima Sala di Vladislav, dove si tenevano le incoronazioni, si svolgono ora l’elezione del presidente della repubblica e gli eventi ufficiali. Al suo interno c’è anche l’esposizione permanente “La storia del castello di Praga”.

Altri monumenti all’interno delle mura sono la Cappella della Santa Croce, la Chiesa di Tutti i Santi, il Nuovo Palazzo Reale (inaccessibile ed usato dal presidente, come anche altre ali tipo la Sala Spagnola), varie torri ed i giardini reali.

Tuttavia Hradčany non è solo il castello. Nella piazza antistante, troviamo ad esempio il Palazzo Schwarzenberg, in stile rinascimentale, passato nel corso dei secoli nelle mani di varie famiglie nobiliari. Adesso fa parte della Galleria Nazionale ed ospita un’esposizione permanente. Stesso identico discorso vale per il Palazzo Sternberg (Šternberský palác). Nella piazza si trova anche la statua di Tomáš Garrigue Masaryk, primo presidente della Cecoslovacchia.

Il santuario di Loreto (Loreta) è un’importante luogo di pellegrinaggio mariano. Vale una visita (ingresso 150Kč) soprattutto per il cosiddetto “tesoro di Loreto”, una serie di preziosissimi oggetti sacri. Di fronte, si trova il Palazzo Černín (Černínský palác), sede del ministero degli esteri.

Troviamo infine il monastero di Strahov (Strahovský klášter), fondato nel 1140 ma ricostruito in stile barocco a metà XVIII secolo. Famossissima è la sua biblioteca, dove sono conservati manoscritti medievali, e la pinacoteca con importanti collezioni di pitture barocche, gotiche e rococò.

Non ci sono edifici particolarmente di spicco a Nový Svět (letteralmente Nuovo Mondo), ma è lui la perla nascosta di Hradčany. Questa piccola porzione di quartiere, con i vicoli che si snodano intorno alla strada principale, Nový Svět appunto, sembra un paesino nel cuore della città. Fino a poco tempo fa fuori dal classico circuito turistico (ed amato dai locali), questo mondo tanto nuovo ormai non lo è più. Visitatelo prima che perda la sua autenticità!

piccolo quartiere
(www.prahaneznama.cz)

“Dati” alla mano, probabilmente il Piccolo Quartiere e la collina del castello hanno da offrire quando se non di più della tanto decantata Città Vecchia. Su quale sponda si trova il monumento che preferite?
È una bella lotta, ed ammetto che non saprei cosa scegliere. O forse sì, ma per quello bisogna aspettare il prossimo post dedicato a cosa vedere al di fuori del centro storico!

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