I 17 siti patrimonio UNESCO della Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca è una nazione piccolina, eppure tra i suoi confini nasconde gioielli di inestimabile valore.
Se n’è accorta, e vorrei ben vedere, anche l’UNESCO, i cui ferrei criteri di valutazione hanno ritenuto ben 17 di loro idonei ad entrare a far parte della lista dei patrimoni protetti. Senza dimenticare che altri 13 sono in lizza per eventuali future candidature. Considerando che, ad oggi, i siti inclusi sono in totale 1194, un risultato simile è davvero di grande prestigio.
Ma quali sono questi gioielli? Alcuni sono “scontati”, altri completamente sconosciuti ai più, ma una cosa è certa: ti lasceranno tutti, indistintamente, a bocca aperta.

Il centro storico di Praga (1992)

The historic centre represents a supreme manifestation of Medieval urbanism (the New Town of Emperor Charles IV built as the New Jerusalem). It has been saved from any large-scale urban renewal or massive demolitions and thus preserves its overall configuration, pattern and spatial composition. (UNESCO)

Non credo serva che esalti per l’ennesima volta le meraviglie di Praga. La città parla da sola, così come i suoi incredibili edifici. Benchè nel patrimonio UNESCO sia stato incluso il centro storico nella sua totalità, è su 11 elementi che si concentra particolarmente l’attenzione. Non sono tutti così ovvi, per cui non dimenticarti di appuntarli per il prossimo viaggio nella capitale ceca.

  • Il castello
  • La Cattedrale di San Vito
  • La piazza di Hradčany di fronte al castello
  • Il Palazzo Valdštejn
  • Il Ponte Carlo
  • La rotonda romanica della Santa Croce
  • Le arcate che circondano Piazza della Città Vecchia
  • La chiesa di Týn
  • La chiesa di San Giacomo nella Città Vecchia
  • La sinagoga vecchio-nuova nel quartiere ebraico
  • Gli edifici del tardo XIX secolo e il pianta cittadina medievale della Città Nuova.
Castello di Praga sito unesco centro storico repubblica ceca
Castello di Praga (mio scatto, agosto 2016)

Il centro storico di Český Krumlov (1992)

The Historic Centre of Český Krumlov is an outstanding example of a small Central European medieval town whose architectural heritage has remained intact thanks to its peaceful evolution over more than several centuries. (UNESCO)

Basta trovarsi al cospetto di un’immagine che raffigura Český Krumlov per comprendere all’istante il motivo per cui la piccola cittadina ceca faccia parte del patrimonio UNESCO. La fortuna del borgo sta tutta nel nome di un’importante casata nobiliare: i Rožmberk. Tutto ebbe inizio nel 1302, quando re Václav II cedette il primo insediamento ed il piccolo castello ai Rožmberk, che li trasformò nel villaggio medievale da fiaba che possiamo ammirare ancora oggi.
Vicoli stretti e colorati, botteghe, osterie, ponticini in legno, la Moldava che abbraccia il piccolo centro sormontato dal castello e la sua possente torre.
Un misto di stili e scorci di cui è impossibile non innamorarsi e che l’ha resa una delle tappe imperdibili della Boemia meridionale.

cesky krumlov boemia del sud castello e torre unesco
Il castello di Český Krumlov (mio scatto, agosto 2011)

Il centro storico di Telč (1992)

The outstanding nature of Telč, in terms of the quality and authenticity of its cultural elements, the tangible evidence of its origins and evolution represented by its original layout and architecture, and its picturesque setting is unquestionable. (UNESCO)

Telč è una piccola cittadina al confine tra Boemia e Moravia, fondata nel XIV per tentare di controllare un’area occupata prevalentemente da foreste. Il nucleo originario in legno, distrutto da un incendio, venne rimpiazzato da edifici in pietra circondati da mura e rafforzati da dei laghetti artificiali, donandogli così l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi.
È la piazza centrale a catturare immediatamente l’attenzione. Di forma triangolare, è attorniata da coloratissime casette in stile barocco e rinascimentale tutte della stessa altezza e grandezza. A delimitarla nella parte nord, il complesso rinascimentale del castello, con il suo giardino all’inglese ed i suoi ricchissimi interni.

piazza centrale telc case colorate repubblica ceca
La piazza di Telč (mio scatto, marzo 2007 - so che la qualità non è il massimo, ma ci tenevo a metterla!)

La chiesa di San Giovanni Nepomuceno di Zelená Hora (1994)

The ensemble is an outstanding example of architecture of transition between the Gothic and the Baroque styles. The composition of the property is based on the aesthetic concept of a perfect central complex with an explicit central vertical dominant. (UNESCO)

La leggenda di San Giovanni Nepomuceno è una delle più conosciute in terra ceca: non volendo svelare al re Václav IV  la confessione della regina, questi lo fece prima torturare e poi gettare nella Moldava dal Ponte Carlo. Si narrà che nel momento in cui il corpo toccò l’acqua, apparvero cinque stelle (tante quante le sue virtù), che da allora sono uno dei simboli del santo.

E la chiesa a lui dedicata (Kostel Svatého Jana Nepomuckého) a Zelená Hora, vicino a Žďár nad Sázavou, richiama continuamente questa credenza.
La pianta a 5 punte, le 5 porte, i 5 altari, sono solo alcune delle caratteristiche dell’edificio sacro opera del grande architetto boemo Jan Blažej Santini. Il suo più grande merito, quello che ha permesso alla chiesa di entrare a far parte del patrimonio UNESCO, è tuttavia la transizione di stili tra barocco e gotico.

zelena hora chiesa san giovanni nepomuceno unesco
La chiesa a Zelená hora (www.blesk.cz)

La cattedrale di Santa Barbara e la chiesa di Nostra Signora di Sedlec di Kutná Hora (1995)

The Church of St Barbara and the former Cistercian monastery church of Our Lady and St. John the Baptist in Sedlec, located at a distance of approximately 1.5 km to the north-east of the historic centre, were to influence considerably the architecture of Central Europe. Today, these masterpieces, representing cathedral architecture, form the dominants of a well-preserved medieval town-planning structure filled with Gothic and Baroque urban fabric. (UNESCO)

La città di Kutná Hora deve la sua fortuna alle miniere d’argento, che nel medioevo le donarono un ruolo così di spicco da essere seconda solo a Praga. Non fu quindi un caso che il monarca boemo Václav IV la scegliesse come sua sede ufficiale, aprendovi anche l’unica zecca del regno.
Fu in quest’ottica di grandezza e splendore che venne costruita la Cattedrale consacrata a Santa Barbara (Chrám svaté Barbory), patrona dei minatori. In realtà, per vedere l’edificio sacro completato ci vollero ben 500 anni, ma trovandosi al suo cospetto, posso assicurarti che il lungo lavoro è stato ampiamente ripagato.

La Chiesa di Nostra Signora di Sedlec (Kostel Nanebevzetí Panny Marie) è uno dei più begli esempi di stile gotico barocco in Repubblica Ceca. Il nucleo originario venne eretto sui resti di un’altra chiesa, come parte dell’abbazia cistercenze di Sedlec, la più antica di Boemia, fondata già nel 1142. A seguito di un devastante incendio, l’edificio rimase praticamente abbandonato fino al 1700, quando ancora lui, Jan Blažej Santini, lo riportò ai fasti antichi.
Kutnà Hora è facilmente raggiungibile da Praga con i mezzi in poco meno di un’ora, una visita che ti consiglio caldamente di fare.

kutna hora cattedrale santa barbara repubblica ceca
La cattedrale di Santa Barbara (mio scatto, marzo 2007)

Il paesaggio culturale di Lednice-Valtice (1996)

The Lednice-Valtice Cultural Landscape is an exceptional example of a designed cultural landscape, which is made particularly impressive by the number and variety of cultural and natural elements that it contains. (UNESCO)

Quello di Lednice-Valtice è un complesso naturale/culturale modellato dalla casata reale del Liechtenstein tra il XVII ed il XX secolo, benchè questa fetta di Moravia al confine con l’Austria fosse nelle loro mani già dal 1249.
Ciò che salta subito all’occhio all’interno di questo straordinario paesaggio di “appena” 283 chilometri quadrati sono i due castelli: Lednice e Valtice, come indica appunto il nome. I duchi, oltre a trasformare i due manieri e gli edifici circostanti in perfetto stile gotico e barocco, unirono le proprietà con un enorme giardino all’inglese. Giardino poi arricchito da collonnati, archi, strade e laghi artificiali.

lednice valtice paesaggio aereo sud moravia sito unesco
L'area vista dall'alto (www.en.czech-unesco.org)

I giardini ed il castello di Kroměříž (1998)

The “Gardens and Castle at Kroměříž” constitute a remarkably well preserved and basically unchanged example of a Baroque aristocratic ensemble (in this case the seat of an influential ecclesiastic) of residence and pleasure garden, with a larger park that reflects the Romanticism of the 19th century. (UNESCO)

La prima residenza episcopale di Kroměříž risale al 1497, ma è solo nel 1664, grazie al vescovo Karel II del Liechtenstein, che il palazzo viene del tutto rinnovato in stile barocco. A completamento della grandiosità dell’edificio, il “Giardino del Piacere”, arrivato fino ai nostri giorni come un raro esempio praticamente intatto di giardino barocco.

giardini castello kromeriz moravia sito unesco
I giardini di Kroměříž (www.czechtourism.com)

Villaggio di Holašovice (1998)

Holašovice is an exceptionally complete and well-preserved example of a traditional central European village. It has a large number of outstanding 18th- and 19th-century vernacular buildings in a style known as ‘South Bohemian folk Baroque’, and preserves a ground plan dating from the Middle Ages. (UNESCO)

Il villaggio di Holašovice, dalla sua fondazione nel XIII secolo, ha mantenuto lo stesso numero di edifici: 23 fattorie disposte intorno ad un piazzale erboso. A queste, nel corso dei secoli si sono aggiunti la chiesa dedicata a San Giovanni Nepomuceno, una fucina, una croce, un piccolo stagno e due osterie.
Lo stile barocco rurale che lo caraterizza è frutto del XIX secolo e dell’abolizione del vassallaggio. Ma non pensare ad Holašovice come ad una sorta di museo a cielo aperto: alcune fattorie sono visitabili, ma soltanto perchè alcuni cittadini aprono le porte di casa loro!

holasovice boemia del sud villaggio unesco repubblica ceca fila fattorie in perfetto stile barocco rurale popolare

Il castello di Litomyšl (1999)

Litomyšl Castle is an outstanding and immaculately preserved example of the arcade castle, a type of building first developed in Italy and modified in the Czech lands to create an evolved form of special architectural quality. (UNESCO)

Il castello di Litomyšl è uno dei più grandi palazzi in stile rinascimentale della Repubblica Ceca. La sua unicità sta nel fatto che il complesso venne adattato alle condizioni e allo stile di vita dei paesi d’oltralpe. Oltre alle finissime decorazioni ed alle splendide arcate, ad impreziosirlo ulteriormente ci hanno pensato i dettagli barocchi aggiunti successivamente, come il bellissimo teatro interno.

litomysl palazzo stile italiano repubblica ceca unesco
Il castello (www.zamek-litomysl.cz)

La Colonna della Santissima Trinità di Olomouc (2000)

This memorial column is the most outstanding example of the Moravian Baroque style that developed in the 18th century in Central Europe. It has a high symbolic value as it represents the religious devotion and the sense of pride of the inhabitants of this city, to which it owes its existence. (UNESCO)

La costruzione della Colonna della Santissima Trinità (Sloup Nejsvětější Trojice) nella piazza centrale di Olomouc richiese molti anni di lavoro (1716-1754). Il monumento voleva celebrare la chiesa e la fede cattolica, ed omaggiare la fine dell’epidemia di peste che si era abbattuta in Moravia nel 1713.
La stupefacente colonna in stile barocco, alta ben 35 metri, divenne ben presto motivo di vanto ed orgoglio per gli abitanti: architetti, artisti ed artigiani impiegati nella costruzione erano infatti tutti cittadini del centro moravo, e la finanziarono in prima persona.

Si tratta anche del più grande gruppo scultoreo barocco della Repubblica Ceca, e per le sue dimensioni monumentali, la ricercatezza e la cura nei dettagli (come la cappella incorporata alla base), non ha eguali tra i suoi numerosi simili in tutta l’Europa centrale. Il fiore all’occhiello di Olomouc, città che merita assolutamente di essere visitata.

Olomouc moravia colonna santissima trinità e municipio repubblica ceca
Colonna della Santissima Trinità e municipio (mio scatto, agosto 2018)

Villa Tugendhat a Brno (2001)

The Tugendhat Villa in Brno is a pioneering work of modern 20th century residential architecture. It embodies innovative spatial and aesthetic concepts that were developed in housing at that time to meet the new needs arising from the modern way of life, by taking advantage of the opportunities afforded by modern industrial production. (UNESCO)

Villa Tugendhat è il primo esempio di architettura residenziale moderna in Repubblica Ceca, ed uno dei 4 edifici del genere al mondo ad essere entrato nel patrimonio UNESCO. La villa fu commissionata al celeberrimo architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe da Grete e Frits Tugendhat, una famiglia di ricchi industriali di Brno, nel 1928. I coniugi poterono godersi la loro speciale dimora per appena 8 anni: con lo scoppio della guerra, da ebrei, furono costretti a fuggire.
Ludwig Mies van der Rohe non progettò soltanto l’edificio, ma anche i mobili (alcuni di essi sono ancora in produzione) ed i giardini esterni, rendendo l’abitazione un vero munumento.

La camera padronale di Villa Tugendhat (mio scatto, luglio 2023)
La camera padronale di Villa Tugendhat (mio scatto, luglio 2023)

Il quartiere ebraico e la basilica di San Procopio di Třebíč (2003)

The ensemble of the Jewish Quarter, the old Jewish cemetery and the Basilica of St Procopius in Třebíč are reminders of the co-existence of Jewish and Christian cultures from the Middle Ages to the 20th century. St Procopius’ Basilica, built as part of the Benedictine monastery in the early 13th century, is a remarkable example of the influence of Western European architectural heritage in this region. (UNESCO)

Il quartiere ebraico di Třebíč rimane ancora oggi uno dei più grandi e meglio conservati d’Europa, e testimonia di come le comunità ebraica e cristiana riuscissero a convivere nella cittadina. Nel ghetto, caratterizzato da pittoreschi vicoli, si trovano ancora oggi due sinagoghe, la casa del rabbino, il municipio ed uno dei cimiteri ebraici più grandi del continente, che ricorda vagamente quello di Praga.
Sulla collina al suo fianco, svetta la basilica di San Procopio, uno dei primi esempi di influenza dell’architettura occidentale nell’Europa centrale.

Cimitero ebraico quartiere trebic moravia sito unesco
Cimitero ebraico di Třebíč (mio scatto, marzo 2007)

Panorama culturale per l’allevamento e l’addestramento dei cavalli da cerimonia a Kladruby nad Labem (2019)

The site consists of flat, sandy soils and includes fields, fenced pastures, a forested area and buildings, all designed with the main objective of breeding and training kladruber horses, a type of draft horse used in ceremonies by the Habsburg imperial court. An imperial stud farm was established in 1579 and has been dedicated to this task since then. It is one of Europe’s leading horse-breeding institutions, developed at a time when horses played vital roles in transport, agriculture, military support and aristocratic representation. (UNESCO)

La Scuderia Nazionale di Kralupy nad Labem, non lontana dalle città di Pardubice e Kutná Hora, è tra le più antiche al mondo nel suo genere, se non addirittura la più antica. Promossa infatti a scuderia imperiale asburgica dall’imperatore Rodolfo II già nel 1579, da allora alleva ed addestra cavalli di una razza unica, chiamata Kladrubský kůň. Gli splendidi e maestosi animali sono considerati unici (oltre che rari) e vengono addestrati unicamente per svolgere incarichi presso corti reali, come trainare le carrozze e partecipare a cortei o celebrazioni.

scuderia più antica al mondo cavalli corti reali kladruby nad labem
I cavalli Starokladruby (www.pardubice.rozhlas.cz)

Il paesaggio culturale delle miniere di Erzgebirge/Krušnohoří (2019)

Erzgebirge/Krušnohoří (Ore Mountains) spans a region in south-eastern Germany (Saxony) and north-western Czechia, which contains a wealth of several metals exploited through mining from the Middle Ages onwards. The region became the most important source of silver ore in Europe from 1460 to 1560 and was the trigger for technological innovations. Tin was historically the second metal to be extracted and processed at the site. At the end of the 19th century, the region became a major global producer of uranium. (UNESCO)

Il paesaggio culturale delle miniere di Erzgebirge/Krušnohoří si divide tra Repubblica Ceca e Germania, e comprende 22 diverse località. A noi interessano ovviamente quelle ceche, che sono 5 e sono distribuite lungo il confine nelle regioni di Ústí nad Labem e Karlovy Vary. Nel dettaglio, si tratta dei villaggi di Krupka, Mědník, Abertamy–Boží Dar–Horní Blatná, Jáchymov e la Rudá věž smrti  (letteralmente, la torre rossa della morte), così chiamata perché era l’impianto centrale dello smistamento dell’uranio, che poi veniva “spedito”  in Unione Sovietica.
Prima della scoperta dell’uranio, l’area era stata il cuore dell’estrazione di argento di tutta Europa, seguito poi dallo stagno.

villaggio minerario krupka rifugio goethe repubblica ceca
Villaggio di Krupka visto dai resti del castello (mio scatto, settembre 2009)

Il triangolo termale boemo (parte de “Le grandi località termali d’Europa” – 2021)

 All of these towns developed around natural mineral water springs. They bear witness to the international European spa culture that developed from the early 18th century to the 1930s, leading to the emergence of grand international resorts that impacted urban typology around ensembles of spa buildings such as the kurhaus and kursaal (buildings and rooms dedicated to therapy), pump rooms, drinking halls, colonnades and galleries designed to harness the natural mineral water resources and to allow their practical use for bathing and drinking.
Together, these sites embody the significant interchange of human values and developments in medicine, science and balneology. (UNESCO)

Il triangolo termale boemo, ovvero il trittico Karlovy VaryMariánské LázněFrantiškovy Lázně, è entrato nel patrimonio Unesco insieme ad ulteriori 8 località (tra cui l’italiana Montecatini) sparse in altre 6 nazioni europee a luglio 2021. Il suo prestigio a livello internazionale accompagna l’appellativo da secoli, soprattutto per quato riguarda Karlovy Vary, le cui fonti curative vennero valorizzate già dal grande sovrano Carlo IV.

Straordinari colonnati in marmo adornati da intricate decorazioni, custodi di sorgenti da cui spesso è possibile attingere direttamente. Fontane, viali, panche all’ombra di salici, tanto verde ed un grande senso di pace caratterizzano le tre città, ideali per curarsi dalle più svariate patologie o semplicemente per prendersi una pausa dai frenetici ritmi quotidiani.
Non pensare però che siano le sole località termali della Repubblica Ceca: in totale ce ne sono ben 38.

Uno dei colonnati di Karlovy Vary (mio scatto, agosto 2008)
Uno dei colonnati di Karlovy Vary (mio scatto, agosto 2008)

La faggeta dei monti Iser (parte de “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa” – 2021)

This transnational property includes 94 component parts in 18 countries. Since the end of the last Ice Age, European Beech spread from a few isolated refuge areas in the Alps, Carpathians, Dinarides, Mediterranean and Pyrenees over a short period of a few thousand years in a process that is still ongoing. The successful expansion across a whole continent is related to the tree’s adaptability and tolerance of different climatic, geographical and physical conditions. (UNESCO)

La faggeta dei monti Iser (Jizerskohorské bučiny in ceco) è andata ad unirsi nel 2021 ad altri 93 siti sparsi in 18 paesi facenti parte delle “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. Si vuole evidenziare ed esaltare la capacità di quest’albero di adattarsi a praticamente ogni condizione geografica, climatica e fisica, tanto da farlo crescere e prosperare dalle Alpi ai Pirenei, dai Carpazi al Mediterraneo alle Dinaridi fino, appunto, ai territori al confine tra Repubblica Ceca e Polonia.
Le località coinvolte sono Frýdlant, Oldřichov v Hájích, Raspenava, Hejnice, Bílý Potok e Lázně Libverda.

La faggeta dei monti Iser (www.facebook.com/VisitJizerky)
La faggeta dei monti Iser (www.facebook.com/VisitJizerky)

Žatec ed il paesaggio di luppolo (2023)

This cultural landscape has been shaped for centuries by the living tradition of cultivating and trading the world’s most renowned hop variety, used in beer production around the globe. The property includes particularly fertile hop fields near the river Ohře that have been farmed continuously for hundreds of years, as well as historic villages and buildings used for processing hops. Urban elements of the property include the medieval centre of Žatec and its 19th to 20th century industrial extension, known as the “Prague Suburb” (Pražské předměstí). Together, these illustrate the evolution of the agro-industrial processes and socio-economic system of growing, drying, certifying and trading hops from the Late Middle Ages to the present. (UNESCO)

La Cechia non si limita ad essere la nazione con il più alto consumo di birra pro capite del globo. Il prodotto è spesso e volentieri di altissima qualità grazie al livello assoluto della materia prima. A Žatec, un piccolo centro rurale nella regione di Ústí nad Labem , si coltiva infatti da oltre 700 anni quello che è considerato il luppolo più pregiato al mondo, il luppolo Saaz (che altri non è che il nome di Žatec in tedesco). Questo luppolo “nobile” viene utilizzato nella produzione di moltissime birre stile Pilsner Lager, prima tra tutte la celeberrima Pilsner Urquell (che prende anch’essa il nome dalla città di produzione, in questo caso Plzeň), ma ne fanno ampio uso sia birrifici locali che colossi internazionali come Stella Artois o addirittura la Guinness. Va da sé che il paesaggio intorno a Žatec sia stato plasmato per adattarsi al meglio alla coltivazione ed alla lavorazione dell’ “oro verde”, tanto che il sito Unesco comprende il centro storico della cittadina insieme a luppoleti ed essiccatoi nelle vicine Stekník e Trnovany, anch’esse sulle rive del fiume Ohře.

I campi di luppolo intorno a Žatec (www.whc.unesco.org)
I campi di luppolo intorno a Žatec (www.whc.unesco.org)

Monumenti il lizza per future candidature:

  1. Le case rinascimentali di Slavonice (2001)
  2. Le fabbriche di carta a Velké Losiny (2001)
  3. La rete dei laghi da pesca Třeboň (2001)
  4. Il Paradiso Boemo (2001)
  5. I luoghi della Grande Moravia: l’insediamento fortificato slavo di Mikulčice (2001)
  6. I complessi industriali ad Ostrava (2001)
  7. La fortezza di Terezín (2001)
  8. Le terme di Luhacovice (2001)
  9. Le sculture in pietra vicino Kuks (2001)
  10. Il castello di Karlštejn (2001)
  11. L’estensione del sito “Centro storico di Praga” con monumenti importanti in prossimità (2001)
  12. L’hotel e il trasmettitore sulla cima della montagna di Ještěd (2007)
  13. Il vecchio impianto per il trattamento delle acque reflue a Praga-Bubeneč (2020)

Se non mi credevi del tutto quando dicevo che la Cechia ha tantissimo da offrire, spero che questo post possa essere illuminante. Inutile specificare che la varietà culturale, paesaggistica ed architettonica del paese è immensa, e non si limita certo a queste 17 meraviglie iscritte nel patrimonio UNESCO.
Non nego che uno dei miei sogni è proprio quello di visitarle tutte, visto che al momento sono ferma a 9 ed un quarto…
Spero di averti incuriosito, ed averti dato qualche ragione in più per girare in lungo ed in largo questa splendida nazione!

Vuoi scoprire cosa nasconde il centro di Praga?
Leggi la mia guida completa alla Città Vecchia 
e la guida al “Piccolo Quartiere” e Hradčany.
Scopri i miei consigli su come muoversi e cosa sapere prima di partire.

Vuoi sapere cos’altro esplorare di alternativo o più lontano dal centro?
Qui trovi la mia guida su una Praga alternativa
e su cosa vedere fuori dal centro.
Se ami i panorami da far girare la testa, fa al caso tuo anche la
lista dei punti panoramici migliori della città.

Vorresti organizzare una gita fuori città in autonomia, magari proprio ad uno dei siti UNESCO?
Ci sono tantissime gite di un giorno da Praga con i mezzi,
incluse quelle a degli ossari da brivido

Oppure arrivi in auto e non vuoi trovare sorprese?
Niente paura, qui troverai tutte le informazioni per organizzare un viaggio on the road in Repubblica Ceca.

Vuoi conoscere alcune parole in ceco per viaggiare?
Salva e stampa il mio piccolo frasario di ceco.

There are 12 comments
  1. Sono senza parole Celeste!
    La chiesa a Zelena Hora è meravigliosa!! E i giardini e il villaggio e… ❤ Non saprei da dove iniziare, so solo che aver visto solo Praga è decisamente troppo poco. La Repubblica Ceca merita moooolta più attenzione, quindi grazie perché me ne fai sempre conoscere un pezzetto.
    Un bacione

    • E qui ho elencato soltanto i siti patrimonio UNESCO, ma vedessi che roba che si trova in giro 😉 ad esempio una parte di Narnia (quando c’è la neve e loro attraversano quell’enorme arco di pietra) è stata girata a nord, in una bellissima riserva naturale neanche troppo distante da dove abita Pavel. Da questa estate devo assolutamente riuscire a girare di più! Sono felice di averti “ispirata”, se mai ti servisse qualche dritta sai dove trovarmi :*
      Buona settimana Silvia, un bacione e grazie di essere passata!

  2. A parte Praga, devo confessare la mia ignoranza e ammettere che non solo non sapevo che ci fossero ben 12 siti parte del patrimonio dell’Unesco in Repubblica Ceca. E tra l’altro mi sembrano tutte mete bellissime, in particolare la cittadina di Telč 😍

    • Telč è un gioiello!! Purtroppo l’ho vista solo in un’occasione, ovvero quando sono stata in Erasmus, ma era marzo e c’era un tempo non proprio ideale per far risplendere i colori di quella piazza incredibile (infatti la foto è un po’ meh…). Spero di riuscire a visitarla un’altra volta, anche se per me il massimo rimane Český Krumlov, sembra uscita da una fiaba!!
      Grazie di essere passata Silvia, un bacione!

  3. stampingtheworld

    Peccato, io in Repubblica Ceca sono stata solo a Praga, che mi è piaciuta (soprattutto il centro storico) ma non rientra tra le mie mete preferite. A quanto vedo qui sembra davvero un paese pieno di sorprese, con tanta storia e cultura. Mi è piaciuta molto la leggenda di San Giovanni Nepomuceno, se posso tornarci volentieri visiterò alcuni o tutti questi siti!

    • Stefania, secondo me un bel giro per la Repubblica Ceca come hai fatto per altri paesi europei meriterebbe eccome! So che Praga non rientra tra le tue preferite, ma sono convinta che così ti ricrederesti 😉
      Grazie di essere passata, un bacione!

  4. Non finirò mai di dire quale incanto sia la Repubblica Ceca, e spero di poter presto tornare per visitare altri splendidi siti.
    Francamente, non immaginavo che tanti fossero Patrimonio Unesco: qualcuno l’ho visitato anche io, ma ancora me ne mancano tantissimi.
    Sono incuriosita molto dal villaggio etnografico, perché adoro questo tipo di visita e, soprattutto, dalla Chiesa di San Giovanni Nepomuceno. È incredibile, così particolare e ricca di simboli!
    Celeste, niente da dire, come sempre sei una guru per quanto riguarda la Repubblica Ceca. Davvero complimenti!
    Bacioni,
    Claudia B.

    • Guarda che alla fine non ci vuole molto di più che andare in Baviera, quindi sarebbe fattibilissimo come on the road! Magari andata passando per Vienna/Brno e ritorno attraverso Krumlov, così becchereste la maggior parte di queste meraviglie lungo la strada.
      Quel villaggio etnografico questa estate l’ho sfiorato per ben due volte, e la prossima non mi scappa davvero. E di quella chiesa mi sono innamorata anch’io!
      Grazie di cuore per i complimenti, da guru a guru <3

  5. Proiettati come siamo verso le vacanze estive, un post come questo, oltre a far sognare, torna utilissimo per scegliere la meta. Grazie!

    • Grazie a te, sono contenta di averti dato qualche spunto utile per le tue vacanze estive! Hai in programma un viaggio in Repubblica Ceca? Buona giornata!

  6. Le fotografie che hai scelto a corredo del post riescono a scacciare via qualsiasi incertezza. Davvero un itinerario da mettere tra i preferiti. Český Krumlov sembra un gioiellino e anche il cimitero ebraico mi ispira. Non sono stata ancora neanche a Praga, faccio mea culpa; però a New York sì! ahaha faccio riferimento alla tua presentazione 😉

    • E io ti invidio e non sai quanto per essere stata a New York 😀
      Praga dopotutto è dietro l’angolo, e puoi visitarla quando vuoi; in più il paese è piccolo e questi siti sono tutti abbastanza facili da raggiungere!

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