Anno nuovo, nuova rubrica all’interno del blog! Ormai sarà abbastanza chiaro a tutti che amo mangiare, e che il provare i piatti tipici di una nazione è per me imprescindibile.
Devo ammettere che a Poznań, dove abbiamo trascorso il capodanno con Pavel e Kristýna, è stata più dura del previsto, in quanto i cechi sono piuttosto diffidenti quando si parla di cibi polacchi. Non ha nemmeno aiutato il fatto che soggiornassimo in un appartamento, e che avessimo fatto una spesa decisamente abbondante in Germania, dove tuttavia i prezzi si sono alzati rispetto a qualche mese fa.
Un pranzo fuori però l’abbiamo fatto, senza documentarci in anticipo sui ristoranti della città ma fissando bene in mente quali fossero i piatti tipici polacchi, molto simili a quelli della cucina lituana, russa e ucraina. Escluse le varie e numerosissime zuppe, tutte a base di verdura e/o carne, l’occhio mi è subito caduto sui pierogi, una specie di panzerotti ripieni. Ed è quello che poi ho ordinato nel ristorante dove abbiamo mangiato il 31 dicembre, la Gospoda Poznańska.
Quando documentarsi in anticipo è l’idea migliore…
La scelta del locale è stata completamente casuale, non avevamo previsto di mangiare fuori, e a posteriori mi sento di dire che non siamo caduti proprio bene. Ottima la posizione nella piazza principale, da fuori sembra più malandato di quanto in realtà non sia all’interno. Cameriere cordiale e molto indaffarato poichè era praticamente l’unico del ristorante. Abbiamo ricevuto il menù e le bibite in fretta, mentre per il cibo tutt’altra storia… io e Kristýna abbiamo ordinato i pierogi ripieni di carne, i due Pavel i plyndze (frittata di patate con salsa ai porcini, tipica della regione). Tempo di attesa: un’ora. La birra in compenso era buona, ho preso una Książęce Pszeniczne. Scelta tuttavia quasi obbligata: delle numerose birre alla spina presenti nell’apposito menù, erano disponibili giusto un paio.
Sui pierogi non so bene cosa dire: abbiamo scelto quelli ripieni di carne ed accompagnati da pancetta saltata, visto che quelli alla cipolla e formaggio erano terminati. Erano più asciutti di quanto mi aspettassi, ed abbastanza sciocchi (o forse sono io che prediligo sapori più decisi). La pasta è praticamente uguale a quella dei koldūnai lituani, ma a gusto c’è un abisso. I plyndze dei ragazzi erano buoni, anche se nella salsa c’era una grande (e non specificata nel menù) quantità di aneto, uno di quei sapori che odi o ami. E noi lo odiamo, decismente. Anche per pagare c’è voluta una vita, siamo dovuti andare noi a chiedere il conto. Il prezzo totale è stata sicuramente la nota più lieta: 96 zloty, pari a 22€ circa.
Sinceramente non mi sento di dare un giudizio sulla cucina polacca basandomi solo su questa esperienza. Tornando a casa e leggendo varie recensioni sul ristorante, mi sono ancora di più accorta di quanto la nostra scelta sia stata “sfortunata”. Purtroppo non ricordo con esattezza cosa mangiai durante la visita a Breslavia 3 anni fa, ma so che ero uscita dai vari locali decisamente più soddisfatta. Quindi l’unico consiglio che posso dare è: se passate da Poznań, evitate la Gospoda Poznańska!